5 considerazioni sulle prime 12 di campionato. L’analisi di acmilan.com

Il Milan poco sopra i 2 punti a partita dopo 12 giornate di campionato non lo si vedeva dall’anno dello Scudetto, 2010-11. Allora 26 punti dopo 12 partite, oggi 25 punti alla vigilia della 13′ giornata. Nel 2011-12, con Ibra e Thiago ancora nel vivo dell’organico rossonero, i punti erano 21, quattro meno di oggi. Stando con i piedi ben piantati a terra e facendo esercizio di sano realismo, il Milan si gode la sosta alla luce di queste cifre, ben sapendo che c’è ancora tanto da fare, da lavorare e da migliorare. Ecco 5 nostre considerazioni dopo le prime 12 giornate di campionato.

montella 2 (spaziomilan)

IL FATTORE MONTELLA
Ha tranquillizzato la squadra nella fase di gestione della palla. C’è maggiore disinvoltura nei passaggi e nella gestione palla nei piedi. Il tecnico rossonero ha restituito al Milan due giocatori che nella stagione scorsa erano dovuti andare a giocare fuori: Paletta e Suso. Non solo: ha puntato su Niang dopo un 2016 controverso da Marzo a luglio, ha lavorato molto sulle doti da mezz’ala di Bonaventura e nel momento topico della stagione ha inserito un giovanissimo nella sala macchine della squadra, in mezzo al campo, in mezzo al gioco, ovvero Manuel Locatelli.

DA CARPI-VERONA-FROSINONE A OGGI
Le due vittorie contro Pescara e Palermo sono esattamente i risultati che sono mancati nella scorsa stagione al Milan per raggiungere il traguardo europeo. Con tutto il rispetto per Carpi, Verona e Frosinone, contro le tre retrocesse i rossoneri un anno fa hanno vinto 1 sola partita su 6, mentre oggi il Milan viene da 2 vittorie consecutive contro le formazioni che in questo momento, sempre con il massimo del rispetto, si trovano in fondo alla classifica.

IL MILAN DEL SECONDO TEMPO
Il secondo tempo, il regno del Milan. Segno che la squadra ha gamba e che ci crede sempre. Nel secondo tempo il Milan ha sempre segnato in questo campionato, tranne che contro Udinese, Fiorentina e Genoa. La squadra nella ripresa, ha costruito vittorie pesantissime come quelle contro Torino, Sampdoria, Lazio, Sassuolo, Chievo, Juventus, Pescara e Palermo. Importante anche il dato dei punti conquistati. In tutto il girone d’andata, negli scorsi 3 campionati, i rossoneri avevano totalizzato 22 punti nel 2013-14, 25 nel 2014-15 e 29 nel 2015-16. Oggi, dopo le prime sole 12 giornate, i punti sono 25.

L’ESEMPIO LAPADULA
Nella scorsa stagione il Milan aveva puntato molto su Balotelli, Boateng e Menez che per motivi soprattutto fisici non sono riusciti a tradurre le potenzialità tecniche in rendimento effettivo. Oggi fanno bene tutti e tre (Nizza, Bordeaux e Las Palmas), ma non nel campionato italiano. Il simbolo nuovo è Gianluca Lapadula. Un attaccante che va oltre le aspettative, che lavora tantissimo per la squadra e che quando segna come ieri a Palermo raccoglie i complimenti dei compagni via twitter. Ne vengono rispettati l’entusiasmo e lo spirito di sacrificio.

I TIRI, LE PARATE E IL MERCATO
Il Milan 2016-17 trae grande giovamento dalla presenza di Gianluigi Donnarumma fra i pali, fin dalla 1′ giornata di campionato. Non a caso le parate, dati Opta, sono salite al 74% sui 56 tiri subiti in porta dopo 12 giornate. Il Milan segna e tira di più dalla distanza: 7 gol in questa stagione fino ad oggi in campionato, con le conclusioni, sempre secondo Opta, salite da 39 a 52. Le buone prestazioni di Gustavo Gomez contro il Pescara, di Mario Pasalic nel primo tempo di Palermo e di Mati Fernandez nella ripresa di Palermo iniziano a segnalare un primo impatto sull’annata anche da parte del mercato estivo rossonero.

Foto in evidenza e testo forniti da acmilan.com

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