Suso, ma quanto sei forte?

DIMITRI BANNER 2014Il Milan è secondo in classifica a pari merito con la Roma. A fine agosto, dopo la chiusura ufficiale del calciomercato, i rossoneri erano considerati da sesto posto, massimo quinto. La classifica, specie dal secondo posto in giù, è cortissima e bastano un paio di partite negative per ritrovarsi giù dal podio o per meglio dire dalla zona Champions, ma è ormai da qualche settimana che i rossoneri oscillano tra il secondo ed il terzo posto. Un andamento che va ben al di là di ogni più rosea aspettativa e che deve molto al lavoro del tecnico Vincenzo Montella. Molti calciatori sotto i suoi insegnamenti e i suoi allenamenti stanno rendendo ben oltre le proprie possibilità, mentre altri stanno, qualcuno anche a sorpresa, mettendo in mostra tutte le proprie qualità.

Uno dei fedelissimi di Mister Montella, sempre presente e quasi sempre positivo è  Jesús Joaquín Fernández Sáez de la Torre, meglio noto come Suso. Lo spagnolo è senza ombra di dubbio uno dei migliori di questa prima parte di stagione per il Milan e sta sbocciando alla grande, mostrando indubbie qualità tecniche e personalità da veterano. La doppietta nel derby è sicuramente il punto più alto della sua carriera, la media voto di questi primi mesi stagionali è altissima. Le sue qualità sono fondamentali per questo Milan che si ritrova con pochi giocatori dalle spiccate doti qualitative e ha un estremo bisogno di elementi che possono cambiare la partita con le proprie giocate. Suso si sta dimostrando essere uno di questi.

La splendida rete contro il Napoli, quella a Palermo, le due contro l’Inter, dimostrano come Suso possa prendersi la scena come e quando vuole. Il suo modo pulito di saltare l’uomo, l’educazione tecnica nel saper calciare in porta da ogni posizione, la sua abnegazione tattica. lo rendono un elemento imprescindibile per Vincenzo Montella che ha dimostrato di voler e poter rinunciare a tutti dalla cintola in su, ma non a Suso. Fin qui, infatti, è partito sempre dal primo minuto, tranne in casa del Genoa, dove Montella per farlo rifiatare lo ha lasciato in panchina, salvo chiedere il suo aiuto già ad inizio ripresa per cercare di riprendere i rossoblu. Non c’è in rosa un altro sinistro con le sue caratteristiche tecniche e, sotto tanti punti di vista, non c’è in rosa in generale uno con la sua tecnica di base. Forse solo Jack Bonaventura può essere considerato al suo livello.

Non a caso ieri in conferenza, Montella ha parlato di come Suso già ricopre in alcuni momenti della partita la posizione di trequartista e di come solo lui e Bonaventura possono ricoprire quel ruolo. Eppure, l’anno scorso di questi tempi, l’ala iberica non passava dei bei momenti. Prelevato dal Liverpool nel gennaio 2015 per una manciata di centinaia di migliaia di euro, Suso era stato proposto da Pippo Inzaghi in qualche partita e aveva, a tratti, mostrato le sue qualità. Dopo un bruttissimo primo tempo ad agosto dello stesso anni da trequartista contro l’Empoli, Mihajlovic lo aveva accantonato. Lo spagnolo, così, fu prestato a gennaio di quest’anno al Genoa, dove la cura Gasperini lo ha rivitalizzato. Ora Montella lo ha rivitalizzato, gli ha dato fiducia e sta smentendo gli scettici. Suso è forte ed il Milan se lo gode, sperando che continui ad essere anche così decisivo.

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