Kakà: “Cinesi? Forse non è stata la cessione ideale. Donnarumma fenomeno, vorrà vincere ma…”

Quando parla, quando lo vedi, il tifoso milanista si ferma. Osserva, legge, si emoziona. Perché Kakà è stato il Milan e rimane uno dei simboli più recenti e vincenti della sua storia. Ci mette il cuore, come sempre, nell’intervista a La Gazzetta dello Sport, e coglie l’occasione per avvisare i cinesi.

Il derby secondo Kakà: “Ho giocato tanti derby ma quello di Milano è un’altra cosa. Una città sola con due squadre ricche di storia che giocano nello stesso stadio. È una cosa che, insieme a tante altre, fa di questa partita qualcosa di unico. Nella mia vita restano tanto Milan e tanta Italia. Non torno a Milano da quando sono andato a giocare negli Stati Uniti, ma ora con me in Florida c’è Nocerino: è sempre molto informato e parliamo molto di questo Milan“.

I suoi ricordi più belli: “Ricordo il debutto nel derby, feci subito gol, ma ricordo soprattutto il derby che abbiamo vinto 3-2 in rimonta nel febbraio 2004. Partii da metà campo e infilai la palla nell’angolo basso. Sarà stata l’atmosfera, il momento, il fatto di essersi trovati in difficoltà. Vincemmo con gol di Seedorf ma anch’io quella sera ho segnato un bel gol. E poi mi ricordo i derby di Champions League: erano anni belli per le milanesi“.

Milan ai cinesi, non il massimo: “Di solito sono ottimista e tendo a vedere il lato buono delle cose. Non possiamo dimenticare il Milan di Berlusconi e Galliani, ma dobbiamo accettare il cambiamento. Forse, potendo scegliere, questo non sarebbe stato il passaggio di consegne ideale, però non sempre si può scegliere. Ora la Cina è una potenza economica e mi auguro che la nuova proprietà riporti il Milan dove deve stare, cioè in alto. In Italia ma anche in Europa. Probabilmente sarebbe stato meglio un programma diverso, magari un grande ex giocatore che diventa direttore. Ma ci sono tanti fattori che influiscono nella cessione di un grande club e mi auguro che questi nuovi proprietari facciano bene. Per Milano e l’Italia“.

Sul rifiuto di Maldini: “Paolo conosce il Milan e l’Italia molto meglio di me. Da milanista vorrei vederlo nel club, ma lui sa se può aiutare e se con la sua maturità decide di non rientrare nel club avrà i suoi motivi“.

Su Montella: “Montella mi piace: è al terzo posto, lavora con i giovani e sta facendo bene con i giocatori che ha“.

Su Milan-Juve: “Se vedo ancora le partite? Ogni tanto ci riesco. Ho seguito Milan-Juve e sono stato contento di vedere il Milan battere i bianconeri, mi mancava“.

seedorf kaka milan-inter (spaziomilan)Donnarumma, il milanista preferito dall’indimenticabile 22: “Un fenomeno. Non ho avuto il piacere di stare con lui nello spogliatoio ma mi pare un bravissimo ragazzo. Deve fare i suoi ragionamenti e deve tenere presente che è in un club che ha fatto la storia. Vorrà giustamente vincere tanto, ma se ha fiducia in questo Milan che sta crescendo, sappia che si trova già nel club giusto per essere al top“.

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