Kuco, Loca e Jack: il centrocampo anti-Inter è servito, ma occhio alle sorprese di qualità

Sembra scontato e abbastanza banale come spunto, ma pensando alla mediana anti-Inter fioccano riflessioni sull’importanza delle pedine e della profondità del centrocampo rossonero. Contro l’Inter, Vincenzo Montella tornerà a schierare dal primo minuto il BoLoKu, l’acronimo della linea centrale del Diavolo. Dopo oltre un mese, il tecnico campano ricomporrà la mediana titolare, vista insieme l’ultima volta il 25 ottobre contro il Genoa. Riecco Bonaventura, Locatelli e Kucka, il trio capace di cambiare il volto del gioco meneghino.

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Quella del Marassi fu una sconfitta tanto pesante nel risultato quanto importante per la crescita del gruppo. La debacle contro il Grifone è stata scelta dallo spogliatoio come esempio da non ripetere nel corso della stagione, alla ricerca dell’ingresso europeo dopo annate povere di risultati e ben lontane dal blasone Milan. Ricordare Genoa, per quei tre, sarà carburante essenziale per rincorrere il palleggio del centrocampo nerazzurro, pressare alti le loro fonti di gioco e sacrificarsi sotto gli assalti di un attacco superiore come quello dei cugini, capace di presentare elementi del calibro di Icardi, Perisic, Candreva, Banega e Brozovic. Il sopracitato BoLoKu è stato capace di sconfiggere il Sassuolo, spezzare il tabù Juventus ed espugnare il fortino del Bentegodi, casa fortezza del Chievo Verona.

Tornando al match del 25 ottobre, da quel momento in poi, lo scugnizzo napoletano in panchina ha deciso di alternare i profili da schierare, effettuando un turn over scientifico suddiviso tra Pescara e Palermo. Con gli abruzzesi, tra le mura casalinghe, ecco rispolverare l’argentino campione olimpico del 2008, José Sosa; con i siciliani, l’esordio di Pasalic dal primo minuto, permettendo all’ex atalantino di affiancare Bacca e Suso nel trittico offensivo. Due scelte di formazioni diverse, 6 punti riportati a Carnago, a sottolineare come, nelle partite corrette, l’ex mister di Fiorentina e Sampdoria possa alternarne gli uomini senza scadere nel risultato. Ulteriore indicazione, trattando tematiche numeriche, di quanto il centrocampo rossonero possa fornire soluzioni diverse, alla ricerca della stabilità dei prossimi mesi. Ma attenzioni alle sorprese qualitative intraviste nel ragazzino croato e nel talentuoso cileno, Matías Fernández. Pupillo del condottiero del Diavolo e capace di cambiare il volto tecnico e tattico della compagine di via Aldo Rossi.

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