Tre cessioni pesanti per 2 colpi (Musacchio e Rudy): Montella aspetta rinforzi. Piace anche Gabbiadini

Il secondo posto va difeso, magari con qualche rinforzo. Il Milan lo sa e al di là del closing, che si faccia o meno il 13 dicembre (difficile) o più avanti, a gennaio bisognerà cercare di migliorare la rosa. Se, come probabile, anche il primo mercato del 2017 sarà condotto dall’attuale società, a maggior ragione ci sarà bisogno di autofinanziare gli acquisti con delle cessioni. E le scelte di Montella più alcune vicende recenti, spiega Tuttosport, fanno già intendere quali possano essere quei giocatori sacrificati grazie ai quali provare ad incassare un gruzzoletto di 30-35 milioni poi da spendere per puntare i principali obiettivi: come Musacchio, difensore del Villarreal già cercato in estate (costerebbe almeno 20 milioni), e il centrocampista tedesco Rudy, in scadenza con l’Hoffenheim e quindi low-cost.

Senza dimenticare le esigenze e i movimenti in attacco: in questo senso, attenzione all’interesse vivo per Gabbiadini. Il nome più roboante e clamoroso in uscita è quello di Bacca, infortunato e reduce da un weekend a Siviglia che ha alimentato le polemiche sulla sua posizione (ieri pure la visita ai compagni in allenamento). Un caso. Non segna da due mesi e la doppietta di Lapadula ha riportato alla luce le voci su una possibile cessione a gennaio: PSG o lo stesso Siviglia le squadre “vicine”. Ieri sia Carlos che l’agente hanno buttato acqua sul fuoco, ma la sensazione rimane che l’addio in inverno, di fronte a un’offerta di almeno 25 milioni, dovrebbe concretizzarsi. Così com’è in forte bilico Sosa: pagato 7.5 milioni, ha giocato poco e senza incidere diventando una riserva nemmeno di lusso. Lo (ri)seguono in Turchia, Besiktas e Galatasaray. Scontata, invece, la partenza di Honda, mai veramente considerato dall’allenatore: a giugno sarà libero ma il cartellino rossonero rischia di venir strappato in anticipo, magari per liberarlo e spedirlo in Cina.

MusacchioPer quanto concerne il closing, infine, Berlusconi e Fininvest affinché la proroga venga concessa vogliono verificare che i soldi ci siano tutti su un conto vincolato unico e magari conoscere i nomi degli investitori entro il 2 dicembre. La durata del rinvio, che verrà ufficializzato a fine settimana, dipenderà dalla caparra che stabiliranno le parti: più alta la cifra, più tempo ci vorrà per chiudere ufficialmente.

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