SM ESCLUSIVO/ Bellinazzo (Il Sole 24 Ore): “Si viaggia spediti verso closing. Vi spiego come funzionerà la nuova società. Sulle differenze con l’Inter…”

Intervenuto in diretta con SpazioMilan, l’emozione rossonera, sulle frequenze di Top Calcio 24, Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore, ha fornito le ultime novità sulla cessione societaria del Milan: “Mi sembra che ormai l’unica questione rimasta sia la definizione della lista dei soggetti che entreranno nella società. Ormai si sta viaggiando in maniera spedita. Credo sia più probabile il 2 dicembre, mentre il 13 è una data di ‘sicurezza’ diciamo. La strada per il closing è segnata“.

Sulle potenze nella cordata: “Negli 11 nomi forniti ad agosto, indicati come possibili investitori, solo alcuni ci saranno realmente. La proprietà, a parte Sino-Europe, sarà formata da soggetti che entreranno ed usciranno nell’operazione Milan. È una novità assoluta per il mondo del calcio, e quando sarà più definito il tutto, il Milan si quoterà in borsa. Sono profili che cercheranno ovviamente ritorno economico in questo investimento. Non è di per sé una cosa negativa o preoccupante, basta che ci sia una dirigenza chiara con obiettivi precisi e ben definiti. Dobbiamo però abituarci ad accettare queste nuove tipologie di operazioni. Il mercato asiatico porterà ricavi ma tornando alla lista non sarà così lunga come quella agostana“.

Gli esempi di Suning per la nuova dirigenza del Milan: “Finora i cinesi hanno solo preso squadre di seconda fascia, Inter e Milan sono ovviamente di livello superiore. A livello organizzativo non poteva essere semplice ed infatti tale non è. Ma è abbastanza chiaro come Suning voglia rilanciare davvero l’Inter, guardate solo a quanto hanno investito. Il problema in casa nerazzurra è la governance mal definita. Bisogna saper amalgamare bene la dirigenza italiana con quella cinese, poi i risultati sportivi non hanno aiutato. Sul fronte Milan, sempre più fluido, scegliendo subito Fassone come uomo a cui dare i poteri. Tutto sembrerebbe più agevole una volta firmato il closing“.

Su Yonghong Li: “È un soggetto che non ha una realtà forte alle spalle, ne tantomeno un patrimonio facilmente ricostruibile con fonti da giornalista. Non ci aspettiamo una situazione in stile Suning, ma è un soggetto che ha fatto quest’operazione in maniera intelligente, quasi da intermediario tra gli azionisti di Sino-Europe e la dirigenza che resterà in Italia del Milan. Sarà il simbolo di un nuovo modo di far dirigenza. Dovesse funzionare gusto ruolo, il Milan potrebbe decollare. Certamente non sarà lui l’uomo che garantirà il benessere economico della compagine o che rinforzerà di tasca sua la squadra“.

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