SM RELIVE/ Montella: “Domani non voglio distrazioni. Ci mancano alcune alternative. Da Berlusconi complimenti e consigli”

Dal nostro inviato, Daniele Castagna

Alla vigilia dell’importante partita contro il Palermo torna a parlare Vincenzo Montella. SpazioMilan.it seguirà tutta la conferenza stampa in diretta dal centro sportivo di Milanello.

LA CONFERENZA STAMPA IN PILLOLE

14.12 – Finisce la conferenza stampa.

Sulle presunte parole di Buffon che tanto stanno facendo discutere in questi giorni: “Non se siano vere o meno quelle parole, siamo al 50 e 50. Dovrei rispondere dando per vera una versione, non so. Buffon ha vinto tanto, è un capitano e ha fatto dell’umiltà uno stile di calcio per migliorare. Un giocatore può e magari deve parlare in maniera diversa da un allenatore. Io la penso così: magari qualche giocatore italiano ha della sudditanza psicologica nei confronti della Juve. Io non mi scanso e non mi scanserò

Sul prossimo allenatore dell’Inter: “Magari due, sia quello italiano che quello straniero, basta che comanda uno solo… Sono aperto a questa possibilità

Su Bonaventura: “Esiste la fase di possesso e non possesso, ogni volta facciamo alcune cose diverse. Non sempre le stesse, cambiano in base all’interpretazione che diamo alla partita. Può essere una possibilità durante la gara. Domani credo che possa fare la differenza. Dobbiamo mettere tanto furore agonistico“.

Sui rientri: “Antonelli e Mati Fernandez sono convocati e a disposizione, non so per quanto tempo

Sui cinesi: “Se sono preoccupato per il Milan data la gestione dell’Inter? Non rispondo, dobbiamo stare riparati dalla pioggia (ride)…

Sull’importanza della partita di Palermo: “Una vittoria, domani, è fondamentale, a maggior ragione prima della sosta. Ma domani più della vittoria conta l’atteggiamento, la proposta di gioco: dovremo calarci al meglio nella partita. Non è necessario correre più dell’avversario per vincere, ma correre meglio e quindi ci vorrà massima attenzione: dovremo ottimizzare le nostre carattteristiche

Su Berlusconi: “Mi ha chiamato e mi ha fatto particolarmente piacere, non ricordo i dettagli ma dà sempre spunti in funzione di migliorare la situazione attuale. Il suo consiglio è dare suggerimenti e spunti di riflessione per migliorare la squadra e per me è un grande vantaggio. Ha fatto i complimenti ma anche evidenziato le cose che secondo lui potrebbero andare meglio, ecco. Comunque era interessato al Milan, nonostante i tanti impegni politici

Sul fattore campo: “Non credo che in casa si debba giocare in un modo e in trasferta in un altro: ovviamente ci sono le situazioni. Se conoscessi prima le cose, magari penserei diversamente. Ma un giocatore non deve pensare a San Siro o meno

Su Pasalic: “Io valuto costantentemnte ogni calciatore, devo farlo. Per lui non era facile, non conosceva la linga né me né l’ambiente: è cresciuto fisicamente ma non ha avuto modo di esprimersi. Si meritava una chance e la mia fiducia

Sulla Nazionale: “Un vanto e un vantaggio generato quello di avere tanti convocati, perché crescere la loro esperienza. Ovviamente per me, per un allenatore di club, non è il massimo poterli riallenare due giorni prima della partita di campionato

Sul derby: “Non mi interessa ancora, lo dico con grande affetto e simpatia. Casting all’Inter? Normale si sentano più allenatori prima di decidere, ormai nel calcio, anche a livelli più bassi, è così

Sui complimenti di Inzaghi: “C’è amicizia da molti anni, anche se ci frequentiamo pochissimo. I giovani forti ci vuole coraggio a farli giocare, ma i giovani devono essere forti. Alcuni hanno giocato anche prima di me, quindi i meriti vanno condivisi con i precedenti allenatori: i giovani che ho a disposizione hanno dimostrato di valere il Milan

Sull’assenza di Niang: “Un calciatore in quella posizione di campo e con quelle caratteristiche ci manca, ma ci sono le alternative: alzare Bonaventura, avanzare Mati Fernandez, spostare Luiz Adriano o Suso e Honda. Vedete voi qual è la soluzione migliore…

Ancora sulla partita di domani: “Come tante, sarà una gara ostica, affrontando una squadra pericolosa. Servirà il massimo dell’aggresività, cercando di stanare il Palermo, se arrivano i problemi in attacco e in difesa. Nessuno, me compreso, anche in base alla storia recente, può sottovalutare un avversario del genere. Non possiamo accontentarci di un 6 o 6.5, perché possiamo e dobbiamo pretendere di più

Sulla partita contro il Pescara: “E’ stata una gara difficile, abbiamo tirato 18 volte in porta e dovevamo chiuderla prima. A San Siro, dopo, sembrava forse che avevamo pareggiato: forse ho sbagliato io l’interpretazione, ma ho voluto consigliare più gioia all’ambiente perché è stata una vittoria importante

Sugli attaccanti che tardano a segnare: “Gol delle punte? Mi acconteterei di vincere (sorride)… Mi piacerebbe più gol degli attaccanti, più gol distribuiti meglio magari, ma è importante ogni gol e anche i gol dei non attaccanti

Su Diamanti: “L’ho allenato, lo conosco e a grande mestiere e qualità. Anche per questo dovremo essere scaltri per capire come fronteggiare lui e Palermo. Partita molto insidiosa e delicata. Dovremo pareggiare il loro furore agonistico. Palermo è una città civile, una squadra insidiosa

Sulla partita di domani: “Dobbiamo pensare solo al campo, ci vorrà massima attenzione. Sono stato chiaro con la squadra, senza nessuma distrazione

13.50 – Inizia la conferenza stampa

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