Milan cinese, ma il tema “bandiera” è ancora davvero vivo?

Per settimane, il mondo mediatico non ha parlato d’altro. La ‘bandiera’ del nuovo Milan era diventata IL caso da trattare all’ordine del giorno per ogni mezzo stampa: tv, quotidiani, siti, radio. Poi il grande rifiuto di Maldini e, da allora, il silenzio. Piccola fiamma riaccesa dalle voci recenti di Ambrosini, ma lontano, lontanissimo dal fuoco divampato non più di qualche dozzina di giorni fa. Da queste umili colonne, rivolgiamo a Fassone e Mirabelli un paio di quesiti: il discorso bandiera esiste ancora? Quanto è attuale? Quanto è ancora ‘vivo’?

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Rimanendo perfettamente a conoscenza di come le priorità siano altre, sopratutto in questo momento di vigilia del closing, un pizzico di curiosità è lecito, dato il trambusto creato da tifosi ed addetti ai lavori poi incredibilmente messo in muto. Senza pretese di una risposta celere e precisa, ci piacerebbe conoscere le reali intenzioni del nuovo Milan in merito. Era abbastanza chiaro come il nome forte fosse Maldini, il profilo scelto al quale dare poteri e visibilità, ma oltre Paolo il nulla? Solo all’ex capitano del Diavolo si era ritagliato un simile spazio? L’idea che circola, negli ambienti milanesi, è quella di un desiderio ancora immutato, da parte dell’ad in pectore, di portare a compimento il progetto bandiera all’interno del nuovo Milan. Sì, ma con chi?  

Costacurta, dalla poltrona del salotto di Sky Sport, si è subito tirato indietro, preferendo il ruolo in tv alle trincee da dirigente di una società ‘in divenire’. Rimangono vive le candidature del sopracitato Ambro e dell’ex portierone Christian Abbiati che, se non fosse per il turn over di dirigenti a Casa Milan, “avrebbe certamente trovato posto in società“, parola di Galliani. Il tempo tecnico e materiale per trovare il giusto volto c’è ancora, così come la volontà di Fassone: restano solo da capire il nome (Albertini?) ed i poteri che verranno affidati a questo fantomatico Mister X, termine sempre caro per le faccende rossonere. Tutto rimane aperto, tutto rimane in bilico, tutto rimane appeso al closing. Con la speranza che si scelga per il bene del Milan. Da parte di tutti.

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