I cinesi pensano già al mercato estivo: 150 milioni per un poker di colpi. Ecco i nomi…

Dalle emozioni forti della Supercoppa ai sogni per l’estate: è comunque un Milan che pensa in grande, in campo e sul mercato. Se Montella si sta occupando di tenere su di giri la squadra in vista della ripresa del campionato, Galliani fa le capriole per cercare di operare nel miglior modo possibile, nonostante possa spendere solo quello che incassa e sempre se gli acquirenti siano d’accordo. L’AD sta insistendo per cercare di prendere Deulofeu in semplice prestito, ma in generale è chiaro che gli obiettivi più ambiziosi siano fatalmente legati al nuovo corso cinese, ovvero a quel budget di 150 milioni post-closing concordato insieme a Fininvest e da usare per il rilancio sportivo. Silvio Berlusconi, intanto, assiste da spettatore interessato senza farsi vedere, sapendo che conserverà la presidenza onoraria.

Yonghong Li è al lavoro per chiudere l’affare a febbraio e gli investitori di Sino-Europe dimostrano sempre più sicurezza, scrive La Gazzetta dello Sport: ecco perché Fassone e Mirabelli sarebbero usciti da quella sorta di limbo forzato fino a fine 2016 per cominciare ad addentrarsi nell’operatività delle loro funzioni; specie il ds, il quale sta rifinendo una serie di contatti decisivi in prospettiva di giugno. Le candidature di Bernardeschi e (in alternativa) di Berardi sono pesanti, così come quella di Keita, ormai in rotta con la Lazio. Movimenti anche in difesa: ritorna in auge Musacchio, già trattato invano qualche mese fa. Allora il Villarreal chiedeva 30 milioni, ma oggi la domanda è scesa a 25 (il giocatore non ha rinnovato e rimane in scadenza 2018). Quindi attenzione. Per gli esterni offensivi italiani i rossoneri sanno di dover fare i conti con l’Inter, però sono consapevoli di aver un buon feeling coi giovani in questione nell’ottica di rinforzare il reparto: sarà un duello avvincente, un battaglia a colpi di denaro. Per Bernardeschi bisogna considerare il muro della Fiorentina, che vorrebbe inserire una clausola da 100 milioni; più realistica, comunque, una cifra sui 50 e un’offerta da almeno 30 mln. Il Diavolo viene dato ottimista, come in chiave Keita. Dopo il no alla proposta di rinnovo, 1.5 milioni (il massimo per Lotito), il ragazzo va verso la cessione: chiede il doppio dell’ingaggio e i cinesi sembrano disposti ad accontentarlo, poi il valore cartellino non supererà i 20 milioni al termine della stagione.

massimiliano-mirabelliNon mancano i nomi di “riserva”. Nei mesi scorsi il lavoro di scouting è stato preciso e ha dato buone risposte, solo da sbloccare. La volontà è quella di programmare tanto e di non lasciare nulla all’improvvisazione, per esempio evitando il rischio di dover restare appesi alle occasioni proposte dai diversi agenti su piazza. Benissimo, se si realizzerà il bel progetto.

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