SM RELIVE/ Donnarumma a Milan TV: “Con il Napoli sarà speciale. La maglia del Milan va sempre onorata, Supercoppa vinta perché siamo un grande gruppo. Regalo? Tornare in Europa”

Queste le dichiarazioni rilasciate da Gigio Donnarumma, intervistato da Milan TV a quasi 48 ore dalla supersfida con il Napoli a San Siro, gara speciale per il giovane portiere nato a Castellammare di Stabia.

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Infine, un messaggio ai tifosi: “Una buona serata a tutti, vi aspetto sabato sera a San Siro perché per noi siete importanti in una serata importante. Sempre forza Milan“.

Sul terremoto: “Non ci sono parole per quello che sta accadendo, siamo tutti molto dispiaciuti. Andate su Fondazione Milan e cercate di dare una mano a questa gente. Io e la squadra siamo vicini alle popolazioni colpite“.

Sui miglioramenti sui piedi e nelle uscite forzate: “Adesso c’è un po’ più di equilibrio. A Frosinone, nella scorsa stagione, ero andato un po’ in crisi e ho visto Mihajlovic girarsi in panchina e dire qualcosa. Ho fatto dei passi avanti, ho lavorato insieme a Magni e adesso gioco con più sicurezza. Lì per lì, quando non hai soluzioni, devi usare anche i piedi: il ruolo del portiere si è modificato negli anni, uscendo un po’ dallo specchio della porta“.

Sui tifosi: “Ringrazio il pubblico perché mi sostiene sempre. Quando entro in campo li sento sempre, quando sono concentrato un po’ meno però li sento vicini. La musica prima del riscaldamento mi carica molto“.

Su Suso: “Lui è un giocherellone, appena c’è un momento di pausa ti colpisce di sorpresa. Siamo un bel gruppo“.

Su Alfredo Magni, in collegamento telefonico in diretta: “Lo ringrazio molto, io cerco sempre di dare sempre la mia disponibilità. Spero sempre di dare il massimo, lui mi ha aiutato tanto in questi due anni. Lo ringrazio tanto“.

Sul primo allenamento: “Ero a Pinzolo, in ritiro, me lo ricordo. Vedevo che c’era un’attenziona particolare verso di me, anche se non sentivo dei commenti. Ero teso e ancora più agitato a quel punto“.

Sull’inno del Milan cantato da Emis Killa: “Mi emoziona, mi carica tantissimo e la ascolto quando scendo dal pullman“.

Sulla musica: “Kucka ascolta della musica inglese, non fa per me…“.

Su José Mauri: “Siamo molto legati, siamo amici. A Empoli l’ho cercato ma non l’ho trovato“.

Su Romagnoli: “In viaggio dorme sempre“.

Su Calabria: “Siamo molto uniti. Mi vuole piacchiare perché gli do sempre fastidio (ride)…“.

Sulla famiglia: “La mamma è sempre la mamma, ringrazio tutta la mia famiglia perché mi è sempre vicino e non mi fa sentire la mancanza. Ringrazio anche la mia fidanzata. Mia mamma mi scrive ogni giorno su whatsapp, anche la nonna mi chiama. Mio padre non le può gardare le partite in tribuna, dopo il Torino a casa non riusciva quasi a camminare… E adesso mio cognato Carmine lo sto portando dalla parte giusta, sta diventando milanista“.

Se ha mai provato paura: “Sicuramente ci sono dei momenti in cui ti senti in difficoltà, ma cerco di rimanere sempre concentrato. C’è bisogno di trasmettere tranquillità alla squadra in campo“.

Battute in napoletano?Più con Maiorino che con Montella…“.

Su quale regalo si aspetta al suo secondo anno in rossonero: “Spero di tornare in Europa, questo è l’obiettivo di quest’anno. Cerchiamo di fare bene domenica dopo domenica“.

Sulla Nazionale: “All’inno mi sono un po’ emozionato. Quando entri in campo c’era tensione, poi il pubblico mi ha accolto benissimo“.

Carica: “Indossiamo tutti una maglia che va onorata, c’è bisogno di cattiveria e credo che la squadra la stia mettendo in campo. Ecco perché cerco sempre di spronare la squadra, di caricarla: io ci sono sempre, come loro e in campo ci diamo una mano“.

Sulla parata su Khedira in campionato: “Mi viene naturale, non so come spiegarlo. Ci si allena, c’è tantissimo sacrificio su questa parata. Sono orgoglioso di fare questo, perché la maglia del Milan merita tanto: va onorata. Il boato di San Siro? Sì l’ho sentito, anche dopo il rigore di Belotti: una grande gioia per me“.

Sulla Supercoppa vinta: “Emozione indescrivibile. Lì per lì non avevo realizzato, dopo il rigore parato e il gol di Pasalic. Siamo un grande gruppo, avevamo voglia di vincere e ce lo siamo meritati“.

Sui rigori di Icardi, Ilicic e Ljajic: “Magari l’altezza spaventa, perché occupo tanto spazio. Con la mia naturalezza cerco di fare il massimo, stando fermo e partendo al momento giusto. Forse su Ljajic ho capito prima la sua soluzione. Non so se faccio paura ai tiratori…“.

Sui rigori parati: “Sinceramente è tutto frutto de lavoro, in allenamento faccio tutto quello che mi succede in gara. Ringrazio Magni. Quando sono lì cerco di guardare l’avversario, ma non studio granché prima i giocatori“.

Sulla Campania piena di rossoneri: “Dalle mie parti ci sono tantissimi milanisti, in passato erano meno in evidenza. Sono felice ed orgoglioso di rappresentare Napoli nel Milan. Quando torno a casa sono sempre circondato da tanto affetto, la casa è sempre piena. Ho conosciuto Bocchetti e Nocerino, che sento spesso e sta bene“.

Su Mastalli, che gli ha mandato un video-elogio: “Siamo amici, ci sentiamo spesso prima delle partite, è un grandissimo amico. Abbiamo giocato insieme in Primavera. Sabato, prima del Napoli e di fare un pisolino, darò un’occhiata alla sua Juve Stabia: di solito gli porto fortuna“.

L’effetto di Milan-Napoli per un napoletano come lui: “Allo stadio ci sarà la mia famiglia, ho già affrontanto due volte il Napoli ma al San Paolo. Per me è sempre una grande emozione, sono nato lì e voglio dare il 100% anche per regalare un’emozione ai nostri tifosi che ci sono vicino“.

Verso Milan-Napoli: “Ci stiamo preparando come sempre, quindi al meglio. Sarà una partita importante, vogliamo vincere per cercare di recuperare qualche punto perso per strada. Ci stiamo allenando al massimo, speriamo di fare una grande prestazione“.

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