Tra equilibri e necessità, è l’ennesimo mercato in stallo

Da quando nell’orbita della società rossonera si parla di cinesi, molti dei tifosi milanisti sono andati in escandescenza per un mercato che sembrava dovesse decollare con milioni e milioni di euro spesi per top players e giovani stelle. Invece, come da un po’ di tempo a questa parte, abbiamo assistito al paziente e minuzioso lavoro di Adriano Galliani che con poco o nulla ha allestito una squadra plasmata infine da un allenatore, Montella, in grado di dare una direzione a tutti.

Ed è proprio Vincenzo Montella nella conferenza antecedente alla sfida col Cagliari a punzecchiare la dirigenza con queste parole: “Se puoi migliorare devi farlo, ma se può arrivare qualcuno che ti tolga gli equilibri meglio di no“. La tranquillità nella consapevolezza di aver dato una struttura solida alla squadra, ma anche la voglia di avere dell’altro materiale umano, magari migliore dal punto di vista tecnico e capace di inserirsi nel gruppo senza destabilizzare l’ambiente. I nomi che girano sono i soliti: Milan Badelj, soluzione al momento ferma perché il centrocampo del Milan conta al momento un numero sufficiente di giocatori e Montella è intenzionato a utilizzare il duo Locatelli-Bertolacci come alternative nel ruolo di regista; Gerard Deulofeu resta in stallo perché la formula del prestito non è gradita all’Everton; e Keita non parte se Lotito non è felice dell’offerta. Minimo comune multiplo della situazione: la mancanza di soldi per dare l’affondo decisivo ad un colpo di mercato.

bacca-panchinaL’unica soluzione per acquistare subito è cedere qualche pezzo per fare cassa. E siccome i nomi che circolano sono perlopiù attaccanti è normale pensare che un sacrificato sia proprio nel reparto avanzato. Bacca e Niang sono gli indiziati, ma né il primo (che ha rifiutato la Cina) né il secondo sembra siano davvero sul punto di partire. Quello che serve al momento è proprio ciò che ha detto Montella: non rompere l’equilibrio.

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