L’avversario peggiore nel momento peggiore, e per due volte di fila. In soli quattro giorni tra Coppa e campionato il Torino si ritrova di fronte il Diavolo. A San Siro come lunedì al “Grande Torino”, i granata devono vincere per passare il turno o scalare la classifica, con un unico obiettivo: centrare, in un modo o nell’altro, l’accesso all’Europa League. Esordisce così l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport analizzando la sfida da sponda Toro.
Due momenti differenti per due squadre all’opposto: una reduce dal brodino contro il Sassuolo, l’altra galvanizzata dal primo trofeo stagionale e la vittoria contro il Cagliari. Per i ragazzi di Mihajlovic, si legge, c’è la necessità di sfatare il tabù: i granata dal ritorno in Serie A hanno sconfitto tutte le big, Juventus compresa, tranne i rossoneri. In 9 incontri, 5 vittorie meneghine e 4 pareggi. Neanche l’ “esorcista” Sinisa ci è riuscito, venendo battuto 3-2 dalla tripletta di Bacca ed il rigore parato del “suo” Donnarumma.
Toccherà a Belotti, rivela La Gazzetta, il bomber italiano per eccellenza nel 2016: 24 gol in Serie A in 12 mesi. Al Meazza chiuderà il cerchio, iniziato alla prima giornata in maniera altalenante: un’incornata in fondo al sacco e l’amarezza del penalty neutralizzato. Mihajlovic si aspetta il canto del Gallo nelle prossime sfide contro il Milan: un fardello pesante, ma che non spaventa l’attaccante di Calcinate. Belotti-Donnarumma, atto II. Che inizi lo spettacolo.