Milan, l’attacco è da migliorare: 28 gol e la ricerca di un bomber prolifico e continuo

Tra i moltissimi aspetti positivi di questo sorprendente Milan c’è da analizzare un dato, sicuramente migliorabile, per restare aggrappati all’Eurostar della Serie A. Parliamo dei gol fatti in campionato, solo 28 della banda di Montella. Se guardiamo le prime cinque in classifica, scopriamo che il Diavolo è la peggiore, si va dai 41 della Roma (miglior attacco del campionato) ai 40 della Juventus, fino ai 33 dell’Inter.

Non solo squadre davanti perché anche dietro ci sono club più prolifici dei rossoneri, come l’Atalanta a quota 32, il Torino, avversario prossimo del Milan, ne ha fatti 36 (ben otto in più) e addirittura il Cagliari, decimo in classifica, ne ha siglati 31. Vero che il Milan ha due gare in meno delle altre ma difficilmente segnerà 7-8 gol in questi 180 minuti da recuperare. Un problema da non drammatizzare ma da tenere sotto controllo. Manca un bomber accentratore e continuo, un 9 capace di essere prolifico al massimo e di finalizzare la grande mole di gioco prodotta dai due esterni offensivi. Se il miglior marcatore resta Bacca con 7 gol, che è stato senza segnare da ottobre a gennaio, qualcosa nel meccanismo offensivo non gira. Tutti possono e devono dare qualcosa di più in termini di marcature, non solo il colombiano e Lapadula.

I numeri non sono gravi, molte gare il Milan le ha vinte di misura e spesso il risultato finale è stato 1-0. Merito di una grandissima solidità difensiva e compattezza di gruppo ma il dato è sicuramente migliorabile nel complesso. Se prendiamo in esame le ultime tre gare in campionato scopriamo che contro Roma, Atalanta e Cagliari i punti conquistati sono stati solo 4 su 9, con una sola rete segnata. Serve un’inversione di tendenza immediata, proprio nel terzo atto stagionale contro i granata che hanno nel tridente esplosivo la loro arma più forte e pericolosa.

 

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