Milan gran riserva con il Napoli: Montella si affiderà ai suoi sudamericani precari

Sosa è arrivato in estate, costato tanto (7.5 milioni) ma usato poco. Troppi soldi per i tifosi, che non lo vedono come playmaker. Anche Gomez è arrivato su cifre simili: 500.000 euro in più, nove presenze di cui cinque da titolare e una media voto di 5.92. Il difensore giocherà dall’inizio con il Napoli, il mediano è in ballottaggio con Bertolacci ma il concetto non cambia: il Milan, nella gara più difficile di un gennaio complicato, deve affidarsi ai suoi sudamericani precari.

In comune hanno anche la loro prima presenza in rossonero, guarda a caso proprio all’andata al San Paolo. Era agosto, la seconda di campionato e sembra passata una vita: finì 4-2 per i partenopei e Gustavo fece molta fatica a marcare Milik. Oggi Milik guarda ancora da spettatore e il Diavolo è a -4, ma va sempre considerato il recupero di Bologna. Il bilancio personale non è granché, va migliorato, però col Torino in Coppa hanno dato buoni segnali: il 23, in un contesto normale, mise in campo discreta tecnica, il 15 sorprese in positivo – per esempio innescando l’azione del 2-1 – in coppia con Paletta. Là dietro, al posto di Romagnoli, non ci sono grossi dubbi per Montella, anche se Zapata sarebbe una valida alternativa: sta bene e la sua rapidità sulla carta servirebbe per contrastare Mertens, possibile falso nove di Sarri. Ma il colombiano non è ancora stato impiegato un secondo in questa stagione, colpa del lungo infortunio alla caviglia, e quindi è davvero difficile – spiega La Gazzetta dello Sport – immaginare venga rischiato in una notte così fondamentale.

Qualche riserva, invece, sull’argentino. In mezzo c’è l’imbarazzo della scelta, nonostante ci sia sempre un po’ di carenza di qualità, solo che sabato mancherà l’unico punto fisso da 4 mesi a questa parte: Locatelli, squalificato. Due soluzioni, allora, per l’allenatore, confermando il 4-3-3: Sosa, appunto, che permetterebbe l’uso di mezzali di fisico e inserimento come Kucka e Bertolacci, oppure lo stesso Bertolacci, bravo in regia con l’Atalanta; in tal caso toccherebbe a Pasalic completare il reparto. Il Milan sa già che soffrirà, ci ha fatto il callo: parte circondato da scetticismo, prende un paio di colpi, sembra cadere e poi all’improvviso si rialza in piedi. E spesso vince.

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