Napoli: centrocampo completo e tridente imprevedibile, retroguardia discontinua

Sabato sera, a San Siro, il Milan di Vincenzo Montella affronterà il Napoli di Maurizio Sarri. I partenopei, che occupano la terza posizione della classifica e hanno finora accumulato quattro punti in più rispetto ai rossoneri, sono una squadra rapida e organizzata, capace di fare la partita, di mettere in scena un giro palla veloce ed efficace e di offrire una prestazione caratterizzata da ritmi alti, intensità, corsa e tecnica.

Punti di forza: gli interni di centrocampo; il tridente d’attacco.
Gli azzurri di Campania dispongono di una linea mediana in grado di abbinare al meglio qualità, dinamismo, inserimenti e quantità. Mentre Allan è un interno grintoso e abile in fase di interdizione e recupero palla, Hamsik è un facitore di gioco in possesso di personalità e propensione all’inserimento e alla conclusione dalla distanza. Discorso simile andrebbe fatto qualora uno tra i due interni fosse Zielinski, centrocampista in possesso di senso del gioco e piedi educati e spesso incline all’incursione. Inoltre, in cabina di regia, specie se ben protetto dagli interni, Jorginho è un playmaker che sa il fatto suo e che, all’occorrenza, sa svolgere anche il lavoro sporco. Il tutto mentre le tre punte, che dovrebbero essere Callejon, Mertens e Insigne, pur palesando qualche limite sotto l’aspetto fisico, presentano importanti qualità balistiche, sono solite creare superiorità numerica, sanno muoversi al meglio, hanno personalità e, nei momenti decisivi, risultano spesso concrete e determinanti.

Punti deboli: la discontinuità di Reina; la fase difensiva di Strinic; la coppia centrale.
Tra le note dolenti del Napoli, figura Pepe Reina, portiere dal rendimento a dir poco altalenante. L’estremo difensore iberico, infatti, è solito alternare buone parate a errori dovuti alla mancanza della giusta concentrazione e non garantisce stabilità a lungo termine. Inoltre, il laterale mancino, che dovrebbe essere Strinic, incontra qualche problema di troppo in fase di copertura: quando puntato con regolarità, tendono va in difficoltà e rischia di essere superato con facilità. Infine, nel cuore della retroguardia, nemmeno Albiol e Maksimovic sono esenti da pecche. Mentre il primo, pur essendo un giocatore esperto, non fornisce un profitto costante, il secondo, sebbene disponga di grande forza fisica, nell’annata in corso, sta giocando con poca regolarità e potrebbe incontrare problemi nello stretto.

Giocatore chiave: Marek Hamsik.
Mezzala dotata di tecnica, dinamismo, personalità, inclinazione verso l’inserimento e la conclusione da fuori area, lo slovacco rappresenta il fulcro del gioco del Napoli. Dalle sue giocate, dalle sue intuizioni e dai suoi movimenti senza palla, potrebbe dipendere la prestazione dell’intera squadra.

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