Bacca in crisi: 5 tiri in un mese e mezzo. Fassone e Mirabelli preferiscono Lewandowski…

Nonostante i pareri e le critiche collettive di questo periodo, Bacca rientra nella categoria dei giocatori “buoni”. Non ci sono dubbi, rimane forte, perché non segni 7 gol in due edizioni di Europa League di fila né decidi una finale con una doppietta per caso. Al Dnipro, nel 2015, realizzò un gol del genere: scatto in verticale, posizione appena regolare e uno vs. uno col portiere, ovviamente beffato. Un gol alla sua maniera, ma ormai ci siamo disabituati a vederlo così.

Carlos, all’Olimpico, è stata la terza scelta per il ruolo di punta: Deulofeu titolare come falso nove, Lapadula primo cambio. Non il massimo per il morale. Il pubblico, che a San Siro tende a fischiarlo, si interroga se sia in crisi o proprio sopravvalutato, se sia un problema. Tante occasioni quasi mai sfruttate, l’arringa; pochissimi palloni giocabili per le sue caratteristiche, la difesa. Il Milan non riesce a mandarlo in porta in verticale e il colombiano non lo aiuta: nell’ultimo periodo le reti da rapace d’area – un tocco sottoporta, una girata su cross, una deviazione sporca – si vedono raramente. Nel 2017 ha numeri inferiori a tutti i centravanti delle squadre italiane di alta classifica: Higuain, Dzeko, Icardi, Mertens, Immobile. Anche Petagna lo batte in diverse statistiche.

I tiri in porta, 5 in un mese e mezzo, sono il dato più allarmante. Da Capodanno, solo un gol su azione in campionato (Cagliari), poi il rigore di Torino e la “magia” allo Stadium in Coppa. Ieri Fassone e Mirabelli erano all’Allianz Arena per gustarsi Bayern Monaco-Arsenal, segnala La Gazzetta dello Sport. Niente mercato, ma comunque un gigantesco Lewandowski che sarebbe un sogno perfetto. Ma inarrivabile.

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