Closing, chiarezza su Huarong: ecco cosa ci basta sapere

L’ultima settimana del Milan guidato da Silvio Berlusconi si apre con notizie sul closing, esattamente come quelle precedenti. In mattinata, importante il punto redatto dal collega Carlo Festa, giornalista de Il Sole 24 Ore. Nella rubrica The Insider, venivano forniti importanti aggiornamenti sulla tematica societaria, come la lista finale dei nomi facenti parte della cordata. Yonghong Li affiancato da Haixia Capital, Huarong ed altri investitori di primo piano asiatici. Dei protagonisti presenti nel consorzio, Huarong è quello che attrae maggiori attenzioni: brand al 348° posto della classifica stilata da Forbes, distanziando di oltre 632 posizioni il colosso al comando dei cugini meneghini, quel Suning a capo dell’Inter.

Nelle ultime ore però, il lavoro giornalistico di businessinsider.it avrebbe messo in discussione la presenza del colosso nell’operazione Milan. Una situazione che avrebbe immediatamente allarmato il tifo rossonero, sempre più coinvolto in questo storico passaggio di consegne. Dopo verifiche approfondite, si evince come la China Huarong Asset Management non appaia come investitore dell’acquisto, bensì come finanziatore. Un sofisticato meccanismo finanziario che non va ad intaccarne l’effettiva presenza, ma che ne muta semplicemente la forma.

Una presenza confermata poi, già da mesi, tramite la partecipazione alla seconda caparra da 100 milioni necessaria per lo slittamento del closing al 3 marzo. Per l’asset fa fede la firma posta sui documenti di autorizzazione del prestito della seconda tranche di 100 milioni con una società nelle British Virgin Islands, poi rimborsato da Sino-Europe Sports.

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