Quiz Deulofeu: ma è un falso nove o no? Montella deve ancora scoprirlo…

Più che un falso nove, Deulofeu all’Olimpico è stato un nove di cartapesta. Travestimento fallito. Non è stato negativo, semplicemente non ha fatto il centravanti: zero azioni significative in area, pochi movimenti da punta, tanto istinto. È andato dove lo portava il cuore, a sinistra, toccando una buona parte dei suoi palloni da quella parte e anche prima dell’ingresso ingombrante di Lapadula. L’azione più frequente è stata il classico passo indietro da attaccante di manovra: sponde, offensive verso la porta, l’uno-due con il compagno (spesso a Suso). A inizio ripresa si è perfino abbassato da terzino per chiudere Felipe Anderson, eppure…

Eppure l’esperimento del Milan leggero, senza Bacca o Lapadula, può tornare d’attualità. Quando Basta ha commesso un grave errore nella propria metà campo, Gerard era in zona: l’ha rubata lui e se Ocampos gliel’avesse ridata, sottolinea La Gazzetta dello Sport, forse oggi staremmo parlando del giocatore in maniera diversa, in gol all’esordio da falso nove. Montella sta ancora pensando chi scegliere come “bomber” centrale con la Fiorentina: ballottaggio apertissimo. Lo spagnolo non la vive in modo ansioso, l’importante è giocare e su questo non ci saranno (quasi) mai problemi. Il punto fondamentale rimane capire se può davvero rendere, in prospettiva e aggiungendoci prove su prove e una migliore intesa di reparto, in quella posizione. Probabilmente sì, ma serve un preciso tipo di calcio; per intenderci, non quello visto a Roma.

Il resto dipenderà da Deulo e dalla sua testa. Nelle Barcellona qualcuno lo considerava un caso perso, colpa di un atteggiamento un po’ troppo sicuro di sé. I tifosi rossoneri sono sicuri del contrario: dopo l’assist di Bologna a Pasalic, sono innamorati persi.

(Foto: AcMilan.com)

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