Deulo va velocissimo: non sente il peso della 7 e va già alla ricerca della conferma in rossonero

Non è una maglia leggera: ha confuso Pato, affossato Ricardo Oliveira, illuso Menez e fatto pensare ai fasti del passato (Robinho). La 7 del Milan ha una storia che parte da lontano e si riassume nei 176 gol di Shevchenko, miglior goleador milanista dell’era contemporanea. Per ora Deulofeu è a uno, ma non pare sconcertato: ha preso questo numero perché era il suo altrove, senza farsi troppe domande.

D’altra parte è di transito, preso a gennaio in prestito semplice, e ha tempo per cercare di diventare il campione che tutti pensavano potesse essere. Quasi impossibile che segnerà una caterva di reti del genere a San Siro, ricordando che il cartellino rimane di proprietà del Barcellona e che il Diavolo resta un’entità indefinita. Nella probabile ultima gara casalinga della storia di Silvio Berlusconi, il presidente era assente, la figlia Barbara pure e Galliani in silenzio (nonostante la grande esultanza al gol dello spagnolo); e tanto per cambiare insultato dalla Curva Sud. Un addio surreale, con Gerard protagonista della serata. Con l’assist di Bologna e il destro chirurgico all’angolino alla Fiorentina, il decisivo 2-1, sta scalando posizioni e meritando gli applausi dei tifosi; i quali non riescono a fare lo stesso con Bacca, fischiato e ancora bocciato. Non basta offrire la cena alla squadra per risolvere i problemi del campo. Nella settimana nera del Barça, evidenzia La Gazzetta dello Sport, il canterano ripudiato perché tatticamente indisciplinato ha vissuto un momento importante.

Sempre di corsa: uomo-chiave della Spagna Under-21, padre a 22 anni (23 quando nascerà la figlia, a cui ha dedicato il gol con il segno del ciuccio), determinato a cogliere al volo le occasioni in rossonero dopo che in Inghilterra difficilmente tornerà. L’Everton avrebbe voluto l’obbligo di riscatto, niente da fare e allora dovrà accontentarsi dei 12 milioni previsti nel diritto di ricompra a favore dei blaugrana; che poi potrebbero cederlo. Il Milan è una tappa, forse il futuro.

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