Prigionieri di Bacca: Carlos è il peggior attaccante della Serie A. Mistero Lapadula. Closing, ci siamo: 150 milioni per tornare grandi

E’ l’attaccante con meno conclusioni all’attivo di tutta la Serie A, tra quelli che giocano titolari. Con solo tre gol, di cui due su rigore, nelle ultime 15 partite di campionato, Carlos Bacca si è guadagnato lo scettro di peggior attaccante della Serie A. Il colombiano, complice le scarse alternative di Montella, sebbene nell’ultimo periodo abbia offerto prestazioni che a tutto farebbero pensare, tranne che ad un attaccante capace di realizzare più di 70 gol negli ultimi tre anni, rimane la punta titolare del 4-3-3 Montelliano. Lo stesso allenatore dopo Milan-Fiorentina, ha indicato più che positiva la prova del colombiano, anzi “una delle migliori dell’ultimo periodo”. Dati alla mano Bacca, contro la viola, ha toccato appena 22 palloni, perdendone quasi la metà, non riuscendo peraltro, ma questa non è una novità, ad impensierire Tatarusanu: zero, infatti, le occasioni create dal numero 70. Come se non bastasse l’ex Siviglia non è riuscito ad allungare la squadra, pochissime le volte in cui ha dialogato con i compagni (diverse volte si è visto rimontare dai difensori avversari). Al colombiano è collegato Gianluca Lapadula. Chi non troverebbe spazio con un Carlos Bacca così? Eppure Sir William, inspiegabilmente, non gioca più. Intanto l’ex Pescara si godrà Coverciano, Ventura infatti gli ha concesso un’altra chiamata per lo stage della Nazionale.

Quel che è certo è che sia Bacca, sia Lapadula non rappresenteranno il top player su cui hanno intenzione di puntare i cinesi. Il budget è succulento: si parla di circa 150 milioni di euro che verranno destinati al mercato. Nelle ultime ore sta avanzando vertiginosamente il nome di Federico Bernardeschi. Il blitz a Mönchengladbach di Mirabelli e Fassone, con gol proprio di Bernardeschi, ha fatto innamorare il duo. Giovedì saranno a Firenze per poterlo studiare nuovamente. Giovane, italiano e forte: potrebbe essere il primo profilo da cui ripartire. Per un nuovo Milan che verrà.

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