Closing o “pesce d’aprile”? Mancano 100 milioni, slitta tutto di un mese

La vecchia storia per cui tutte le giornate sono uguali – 24 ore ieri, 24 ore oggi, 24 ore domani – è ufficialmente una leggenda. Il Milan, ad esempio. Per settimane ha aspettato il closing e per settimane ha avuto il nulla. Voci e indiscrezioni, da vendere. Novità, nessuna. Chi ieri si è preso una giornata di pausa si è svegliato con un mondo nuovo. Lunedì sera il Milan era considerato un club pronto a passare di mano, il nuovo cda restava un mistero, i tifosi si dividevano: ottimisti contro scettici, tifosi di Sino-Europe contro appassionati perplessi. Chi ha preso un martedì di pausa, sappia che qui nulla è come prima: in 24 ore è cambiato tutto. In tre punti, il nuovo mondo. Esordisce così La Gazzetta dello Sport sulla tematica closing.

Nella giornata di ieri, Fininvest e SES si sono incontrate, si sono parlate, hanno “trattato” e poi deciso. Nelle ore serali la svolta, con il montare dell’apprensione dei tifosi ora dopo ora sui social. Il temporale su una giornata serena. Ad un certo punto, rivela la Rosea, si è capito: Sino-Europe, molto probabilmente, non chiuderà la trattativa venerdì mattina, con logico annullamento della conferenza stampa indetta per sabato. Niente fine dell’era Berlusconi, niente pagamento di 420 milioni. Con Yonghong Li che fa sapere di aver “perso” due finanziatori del progetto, e se la matematica non è un’opinione, togliendo alla cordata la forza di 100 milioni. Ora si fa strada l’ipotesi di una terza caparra, da pagare entro venerdì, per fissare un nuovo closing per la fine di marzo. Con data ipotizzata al 31 del mese stesso, con logiche battute su un rinvio dalla settimana di Carnevale al pesce d’aprile.

Ma non c’è solo il closing nella vicenda, giusto riflettere anche sul cda. La giornata di ieri era iniziata con la certezza sui nomi: oltre a Yonghong Li e Han Li, ci saranno anche Marco Fassone, un rappresentante di Haixia ed i due consiglieri italiani Cappelli e Capuano. Anche qui, però, la giornata di ieri ha stravolto sicurezze e posizioni chiare. Dopo la negazione di Huarong dei giorni scorsi, anche China Merchants si è aggiunta al coro, motivando il ritardo sulla prestazione della lista ufficiale. In senso generale, la giornata ha cambiato l’umore di molti. Chi è sempre stato scettico si è sentito vicino alla verità, chi sperava in un nuovo corso si è sentito tradito.

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