Closing, tensione in famiglia Berlusconi: Marina vota la cessione, Barbara dice stop

Il rinvio del closing per la cessione del Milan sta creando un clima di alta tensione non solo tra i tifosi, ma anche internamente a chi, a ragion veduta, guarda con occhi interessati alla vicenda. I contatti tra i figli di primo e secondo letto di Silvio Berlusconi, in merito alla vendita del club di via Aldo Rossi, sono costanti e anche nelle concitate ore di martedì, in cui sono emersi i problemi che hanno portato alla richiesta da parte di Sino-Europe di un nuovo slittamento, i toni si sono alzati e non poco. Esordisce così l’edizione odierna di Tuttosport, analizzando il fronte interno alla famiglia berlusconiana.

Marina, accesa sostenitrice dell’uscita del Milan dalla galassia Fininvest, vuole chiudere subito la pratica ed è rimasta scottata dalle vicende sviluppatesi martedì, rivela il quotidiano. Da circa due anni e mezzo, la manager sta fortemente caldeggiando il passaggio di consegne, mantenendo strettissimi contatti con chi sta gestendo quotidianamente la cessione. Nuovi aggiornamenti ieri e la giornata di oggi che si animerà con i comunicati congiunti della holding italiana e di SES sul nuovo rinvio.

Chi ha fatto sentire la propria voce, si legge, è stata Barbara Berlusconi che, tecnicamente, è ancora uno dei due amministratori delegati del Milan. L’ad dell’area commerciale, rivela Tuttosport, ha manifestato più di qualche preoccupazione: non solo in merito allo status della trattativa, ma sopratutto riguardante la consistenza economica della cordata asiatica. La solidità finanziaria del consorzio non la convince e crea dubbi legittimi, legati al futuro della società. Una diversità di vedute che si va ad aggiungere, si legge sul quotidiano, alle indiscrezioni emerse recentemente sulla spaccatura netta all’interno del nucleo Berlusconi.

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