Tra le vicende che interessano l’immediato futuro del Milan, la cessione societaria è stata soppiantata, al vertice della classifica di importanza tra i tifosi rossoneri, dalla questione legata al rinnovo del contratto di Gianluigi Donnarumma. Sia la società che il procuratore hanno parlato del rinnovo, tuttavia anche il portiere rossonero si è espresso sull’argomento, mentre raggiungeva il ritiro della nazionale: “Io sono legato al Milan, sono milanista e spero di restare al Milan. Poi a tutto il resto penserà il mio procuratore“.
L’opinione pubblica di fede rossonera, scrive La Gazzetta dello Sport, ha interpretato le parole del giovane calciatore secondo diverse chiavi di lettura: Gigio non ha espresso un concetto di ferma volontà con quelle parole, ma ha lasciato aperta la speranza; dalla sua parte però ci sono i fatti, che raccontano di uno stemma baciato nel finale di Juventus-Milan. Questo gesto, tanto forte quanto evidente, fatto in un ambiente particolare quale lo Juventus Stadium (si vocifera che la Juventus sia tra le pretendenti a Donnarumma), ha rinvigorito la speranza dei tifosi circa il prolungamento del rapporto tra il portiere e il Milan. La seconda frase pronunciata nell’intervista tira in ballo Mino Raiola, suo procuratore: l’agente si è espresso con toni durissimi nei confronti dei possibili acquirenti del Milan, riservandosi di valutare la sussistenza delle condizioni che porterebbero al rinnovo del suo assistito. Ecco che la palla in mano al potente manager italo-olandese non fa dormire sonni sereni ai milanisti.
Se la firma sul nuovo contratto tardasse ad arrivare, le attenzioni dei club di tutta Europa si concentrerebbero su Donnarumma, accendendo un’asta di mercato. A quel punto toccherà al calciatore stesso decidere del suo futuro, a meno che Raiola sia in grado di condizionarne le idee.