Il giorno della verità. Proroga vicina, ma Berlusconi è irrequieto: occhio ai colpi di scena

È innegabile, la data odierna era ed è cerchiata di rosso su tutti i calendari dei tifosi rossoneri. Veniva indicata come l’inizio di un nuova storia nell’universo del Diavolo, ma le cose sono mutate rapidamente nelle ultime ore. Oggi sarebbe dovuto essere il tanto agognato closing, ma in realtà non arriverà nulla più che un semplice comunicato. Le due parti coinvolte, Fininvest e Sino-Europe, ufficializzeranno la proroga dell’affare con relativo slittamento di un mese per le firme. Ma attenzione massima ai colpi di scena, perchè qui il condizionale è d’obbligo. È attesa questa genere di comunicazione, ma gli eventi degli ultimi giorni travagliati, rivela La Gazzetta dello Sport, hanno mutato drasticamente l’umore del presidente Berlusconi, indicato ora come decisamente inquieto.

Da sempre vacillante in merito alla trattativa di cessione del Diavolo, oggi la propensione berlusconiana pare possa portare ad una nuova proroga (la seconda): tutto rimandato più in là, di un mese, dietro il pagamento dell’ennesima caparra da 100 milioni di euro, da versare entro venerdì prossimo. Nella giornata di ieri poi, le voci e le indiscrezioni si sono sprecate. Come quella che indicava una Fininvest intransigente sul pagamento dei 320 milioni entro il 10 marzo, chiacchiericcio seccamente smentito.

L’unico jolly che potrebbe far saltare il banco, rivela la Rosea, è il temperamento stesso del patron rossonero. Attenzione a non sottovalutare il carattere di Silvio. Quando tutti danno per scontato il rinvio, prosegue Gazzetta, lui potrebbe decidere di mandare all’aria tutto, in qualsiasi istante, e tenersi per sé i 200 milioni di caparra già incassati. La proroga sembra l’atto più vicino al compimento, ma le possibili sorprese potrebbero comunque nascondersi dietro l’angolo. Una giornata storica, in un senso o nell’altro. Magari anche senza closing.

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