I complimenti, ormai, si sprecano, e gli aggettivi si sono consumati a furia di essere usati. Gigio Donnarumma riempie la bocca di elogi e gli occhi di meraviglia, migliorando ogni giorno di più, dal basso dei suoi 18 anni e dall’alto dei suoi 196 cm. Ieri, contro la Juventus, la vittoria più bella è sua: una prestazione perfetta e un attaccamento alla maglia commovente.
Oggi pagelle super per lui, con l’8 della Gazzetta dello Sport che spicca e impressiona, visto che a memoria non ricordiamo un portiere che abbia ricevuto un voto così alto nonostante la sconfitta e i due gol subiti. Ma Gigio merita questo ed altro.
Un gigante vero, dentro e fuori dal campo, vicino e lontano dalla sua porta. Quel bacio alla maglia, con tanto di mano battuta sul petto, di fronte ad uno Juventus Stadium strapieno, è stata la dichiarazione d’amore silenziosa più bella che potesse fare al Milan.
E Gigio è fatto proprio ad immagine e somiglianza di questo Milan: umile, coraggioso, operaio, che soffre e lotta fino all’ultimo minuto. E se poi si perde a gara conclusa, per un rigore dubbio con la d maiuscola, arrabbiamoci perché è giusto, ma poi abbracciamoci forte.