Locatelli, c’è la Juve. Quando vede bianconero si accende, ma giocherà?

I ragazzi vivono a colori. Manuel Locatelli contro la Juve ha segnato un gol d’oro, vinto un trofeo argentato e preso il primo rosso della carriera da pro. Per essere un avversario bianconero, non male. Sabato 22 ottobre, venerdì 23 dicembre, mercoledì 25 gennaio: le tre partita tra Juventus e Milan in stagione hanno questa regola, non si gioca mai di domenica. Venerdì si replica e a pensarci bene c’è un altra costante: Locatelli è sempre protagonista. Gli succedeva anche da ragazzino. La Gazzetta dello Sport racconta così l’avvicinamento di Loca alla gara dello Stadium.

Fin dalla tenerissima età, Manuel contro la compagine torinese sapeva accendersi, come dimostra il 4-0 rossonero rifilato nella finale del 2012. I piccoli diavoli erano allenati da Walter De Vecchi e Loca era in campo. Il tecnico, ancora oggi, ne parla così: “Quel gruppo dei ’98 era fortissimo. Locatelli, anche. Tutti vedono che è bravo, io dico che la cosa più importante è la capacità di imparare in fretta. Il talento è questo: vedere una cosa e saperla fare“. Passano gli anni ma Manuel non perde il vizio di regalarsi una prima volta, sempre contro i bianconeri. Il 22 ottobre scorso, ad esempio, dimostrò di saper segnare e facendolo di destro: un missile che trafigge Buffon, proiettandolo su tutte le prime pagine.

A poche ore da Natale poi, il giovanissimo decise di farsi un regalo incredibile. Il primo trofeo da pro, sempre contro la Juventus. Piangeva Manuel, quasi non ci credeva stretto nell’abbraccio dei compagni e con la medaglia al collo. Poco conto la pagella insufficiente, resta il primo titolo in carriera. Un mese dopo, ancora contro i ragazzi di Allegri, ma cambia lo stato d’animo. Allo Stadium, per la foga di recuperare, Locatelli commette una sciocchezza, venendo espulso anzitempo. Esci a testa bassa, senza cercare scuse, ammettendo di aver sbagliato. Venerdì’ sera, nuovamente a Torino, avrà l’opportunità di tornare a sorridere contro i bianconeri. Ma giocherà? Sosa pare averlo superato nelle gerarchie. Ma quei minuti contro il Chievo…

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