SM RELIVE/ Montella: “Juventus capitolo chiuso. Entreremo in Europa, dipende da noi. Rinnovo di contratto? Avrò idee chiare”

Tra infortuni, squalifiche ed assenze, il Milan dimezzato sarà costretto ad affrontare il Genoa alla ricerca di 3 punti fondamentali per la corsa europea. Senza i propri leader tecnici e carismatici (giocatori come Suso, Bacca, Romagnoli, Sosa e molto altri), il Diavolo giocherà contro un Grifone ferito nell’orgoglio (derby perso) e nell’anima (tifoseria in rivolta e presidente pronto ad abdicare). Con queste premesse, tra pochi minuti mister Montella terrà la conferenza stampa di vigilia. Non perdetevi nemmeno una singola dichiarazione del tecnico rossonero. Tutto live, tutto su SpazioMilan.it!

LA CONFERENZA IN DIRETTA 

– Termina qui la conferenza.

Su Honda: “Non è stato molto fortunato. Con Suso out ha avuto un acciacco e poi la febbre. Ma so di poter contare su di lui qualora ci fosse la necessità, è un grande professionista. Già in settimana ha lavorato con la squadra“.

Le condizioni di Locatelli: “È stato solo due partite senza giocare. Poi ha giocato ma ha avuto una ricaduta di febbre. Non è al massimo a livello fisico ma lo è a livello mentale“.

Su Juventus-Barcellona: “È stato accontentato Bonucci. Anche se quasi tutte le partite di Champions sono state in bilico. Allegri ha già battuto il Barça, quindi sa come si fa. Non è proibitivo. Ma tutto il sorteggio è stato interessante. Ma a questo punto la competizione è di qualità se si vuole arrivare in fondo“.

I tifosi a San Siro contro il Genoa: “So che lo faranno, so che ci saranno. Quindi sono sereno che ci sarà vicinanza da parte loro. Ricordo alcuni episodi difficili e loro sono sempre stati al nostro fianco. Anche domani saranno di grosso aiuto”. 

Il derby a mezzogiorno: “Il calcio è cambiato, non si può pensare di non vendere il prodotto all’estero. Sopratutto in Oriente. È un’opportunità. In Inghilterra già lo fanno da tempo, quindi è una cosa importante per farsi conoscere. Noi siamo come gli attori, ci dobbiamo adattare. Giocare a mezzogiorno, ad aprile a Milano, non mi dispiace”. 

Nuovamente sul rinnovo: “Avrò idee più chiare rispetto alla classifica, gli obiettivi ed il futuro di questa società. Io ho un contratto con il Milan, firmato con questa proprietà, e da parte mia non c’è nessun problema. Ma vedete anche voi quanto sia labile la situazione. Un giorno sono intoccabile, il giorno dopo sono fuori dal giro. Anche perché io leggo tutto“.

Stanco del closing?Non ci ho mai pensato. Ma se dovessi pormi delle domande, credo che possa essere normale avere grandi tempistiche per un’operazione così lunga“.

Motivi per aver fiducia nell’Europa League: “Precisamente non lo so, ma vedo un gruppo forte e coeso. La tifoseria è vicina alla squadra e apprezza ciò che stiamo portando avanti. Sia allo stadio che altrove, vedo soddisfazione per l’anima e la voglia che mettiamo. Sono contento di rappresentare questa squadre e questi tifosi“.

Assenza di Kucka, poca condizione o centrocampo diverso?Entrambe le cose (ride, ndr). Parlando seriamente, non ho sempre bisogno delle sue caratteristiche. Spesso ho bisogno di una mediana diversa e comunque riposare gli serve sempre. Deve comunque sentirsi sempre un giocatore importante“.

Calendario a favore?Purtroppo non è mai stato molto coerente, lo dimostrano i risultati deludenti contro alcune ‘piccole’. Abbiamo meno scontri diretti ma dobbiamo comunque vincere a prescindere dall’avversario. Credo possano essere importanti le sfide con Atalanta e Inter, i punti varranno di più“.

La rabbia post-Juventus come carburante: “Io sinceramente non mi sento penalizzato, e neanche la squadra deve farlo. Abbiamo accettato tutto e dobbiamo guardare avanti. Non ci deve essere carica perché ci sentiamo vittime, ma ci deve essere carburante a prescindere, anche perché abbiamo un grande obiettivo da conseguire”: 

La posizione di Ocampos: “Ha sempre fatto l’esterno, forse sono stato il primo a fargli fare la punta. In prospettiva può fare il centroavanti, ma ci sono esigenze di squadra che lo portano a giocare largo. Può fare comunque tutto in attacco”. 

Le tante espulsioni stagionali: “Spesso arrivano in situazioni particolari, magari nel finale di gara. Eccessiva foga che paghiamo in questo modo. Ci piacerebbe avere temperamento ed aggressività ma riuscendo a controllarsi”. 

Le condizioni di Abate: “Stanno facendo varie verifiche, lo aspettiamo a braccia aperte. Ci manca tanto in tutto, ma non ho un quadro clinico preciso”.

C’è voglia di andare in Europa? “Già oggi sto aspettando con ansia. Infatti non vedo l’ora di finire la conferenza per vedere i sorteggi (ride, ndr). Sto scherzando ovviamente, ma mi dispiace di come ci sia solo una squadra italiana a questo punto delle competizioni”.

Come affronti le squadre senza obiettivi?Non è vero che non hanno più nulla da chiedere. Se io fossi un calciatore del Genoa, in trasferta a San Siro, voglio mettermi in mostra e dare tutto. Domani noi dovremo cercare di vincere attraverso prestazione ed atteggiamento”. 

Il compleanno di Mazzone: “Gli faccio i miei migliori auguri. Credo sia stata una figura che avvicinava i tifosi, una persona vera. Questi personaggi che avvicinano al calcio“.

Il rinnovo di contratto: “Non so cosa ci riserveranno le prossime settimane. Attendiamo e tutto sarà più chiaro, e avrò le idee più chiare anche io“.

I gesti di Donnarumma nel fine partita: “Non li ho visti. Ma parliamo di un ragazzo che vive nel Milan da sempre, quindi ha un attaccamento e si vede. Ma sono abbastanza distaccato da queste vicende, sono un professionista“.

Il momento della classifica: “I conti si fanno alla fine, sono sereno. Noi abbiamo sempre reagito alle difficoltà, quindi guardo avanti con fiducia. Alla 38ma guarderò la classifica“.

Cosa insegna Juventus-Milan?Abbiamo fatto una partita di sofferenza. Non voglio cercare alibi, ma contro di loro ci sono mancati dei veri punti fermi come Suso, Abate e Bonaventura. Non potevamo replicare la gara di Doha perché avevamo troppe caratteristiche in meno. Ma abbiamo dimostrato tanto, senza timori reverenziali. La squadra ha dimostrato di avere un’anima, un’identità. Non voleva perdere, anche contro un avversario più forte”. 

Il momento di Lapadula: “Mi piace il suo atteggiamento, la sua voglia di fare. Ha caratteristiche importanti. Dovesse giocare dall’inizio, mi aspetto molto anche se ha avuto qualche acciacco. Lui ha stretto sempre i denti, avrà la sua occasione. Ma non deve giocare con smania, deve saper gestirsi”.

Genoa squadra ostica: “Sarà necessaria la pazienza, la serenità durante la gara. Servirà l’intelligenza tattica. Magari una partita collosa, proprio per questo ci vuole anche l’astuzia. Saper come sbloccare la gara, anche da calcio piazzato diretto”. 

Corsa Europa League: “La mia esperienza mi porta a pensare che più squadre ci siano coinvolte, meglio è. Per tutti. Così gli scontri diretti determinano veramente qualcosa, anche se noi dobbiamo fare la corsa solo su una squadra: il Milan. Dobbiamo pensare solo a noi, al nostro finale, alle nostre partite. Il resto davanti può far quel che vuole. Se diamo tutto, sono certo che entreremo in Europa”. 

La profondità della rosa contro le assenze: “Sono orgoglioso di aver coinvolto quasi tutti i giocatori a disposizione. Sono risorse, un tecnico deve saper fare anche questo. Un mio dovere alimentare questa competizione”.

Il post Juventus-Milan: “All’andata sapevo che a Genova sarebbe stato difficile, abbiamo pagato i troppi complimenti. Adesso invece è diverso, anche se l’ultima sfida è un capitolo completamente chiuso. Siamo concentrati solo su questa gara contro il Genoa, non pensiamo ad altro“.

11.45 – Inizia la conferenza stampa di mister Montella.

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