Tuttosport: il closing slitta ancora, Pier Silvio Berlusconi resta ottimista e punzecchia i “cugini”

Fininvest, nella persona di Silvio Berlusconi, sta percorrendo la strada che porta al closing della trattativa con Sino-Europe Sports, per la cessione del Milan. Yonghong Li, unico superstite della cordata (che vanta adesso solo qualche finanziatore), ha versato 20 milioni sui conti di Fininvest, come anticipo dei 100 milioni che formerebbero la terza caparra. La holding di via Paleocapa, ha fissato il 28 marzo come giorno ultimo per ricevere gli 80 milioni rimanenti, ma spera di averli accreditati sui propri conti prima di questo termine.

Qualsiasi scadenza, si legge su Tuttosport, ha ormai valore relativo: la data fissata per il closing, cioè il 7 aprile, è destinata a slittare presumibilmente intorno al 13 o 14 dello stesso mese, tuttavia è probabile che i tempi si allungheranno fin dopo Pasqua. Questo slittamento è dovuto, da una parte dall’obbligo di convocare l’assemblea dei soci almeno quindici giorni prima della data, dall’altra da un’ipotetica presa di tempo da parte di Yonghong Li, magari per versare alla fine una cifra pari a 400 milioni di euro in unica tranche (300 destinati a Fininvest e 100 corrispondenti alla gestione societaria).

Nella famiglia Berlusconi regna comunque ottimismo, e l’ultimo a sfoderarlo è stato Pier Silvio: il figlio del presidente del Milan ha osteggiato sicurezza, dovuta sia alla presenza di alcune penali che tutelerebbero la società rossonera in caso di fallimento della trattativa, sia all’entusiasmo con cui Silvio Berlusconi continuerebbe a guidare la squadra se, nella peggiore delle ipotesi, dovesse saltare il closing. Ancora Pier Silvio, a margine di un evento Mediaset, ha parlato del closing, paragonando la trattativa del Milan a quella dell’Inter: “Mi sembra che in classifica non siano messi molto meglio di noi. E poi le caparre già versate per il Milan sono più del prezzo che è stato pagato per l’Inter“.

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