Grazie di tutto (ex) Presidente. Fassone, Mirabelli e Montella: ecco i motivi per sognare

Sono giorni concitatissimi in casa Milan e per tutti i tifosi rossoneri. Giorni in cui si sta riscrivendo la storia e che saranno ricordati per sempre. Tra ieri e l’altro ieri si è scritta una pagina epocale con un passaggio di proprietà che, tra voci di corridoio, conferme e smentite, è durato quasi due anni. Ora, ormai il dato è tratto e trentun’anni di straordinaria, inimitabile e magnifica epopea berlusconiana possono già essere catalogati nel passato. Solo nella forma però, perché nella sostanza nessun milanista che si rispetti potrà mai dimenticare tutto un sogno durato 31 anni sotto la lungimirante e rivoluzionaria guida di Silvio Berlusconi. Dai 29 trofei, alla gloria di essere stato per anni il club più titolato al Mondo, da un modello da esportare all’estero per mentalità, gioco e dna, ai tantissimi campioni che hanno vestito la gloriosa maglia rossonera. Un grazie doveroso va a chi ha reso il Milan un sogno ad occhi aperti per i suoi tifosi, senza dimenticare, purtroppo, gli ultimi cinque anni in cui molte cose sono andate come non dovevano.

Ma tant’è. Tra qualche ora il Milan che scenderà in campo sarà per la prima volta di proprietà cinese, non sarà di Silvio Berlusconi e non avrà Adriano Galliani come ad. Strano a dirsi e certamente ci vorrà un po’ di tempo per abituarsi. Infondo 31 anni non sono pochi e, molti di quelli che mi leggono, non hanno mai visto un Milan senza Berlusconi a far da padre e padrone. La prima partita, dicevamo. Non una qualsiasi. Forse la più sentita in assoluto dal tifoso rossonero, la più importante, quella che nessuno vorrebbe mai perdere. Il derby di Milano, tra qualche ora, alle 12.30 terrà milioni e milioni di telespettatori incollati allo schermo, il tutto esaurito a San Siro e il record di spettatori di tutta la storia della Serie A. E, poco importa se vale solo il sesto posto e un posto nella prossima Europa League, ma è il primo derby tutto cinese, il primo della nuova proprietà rossonera e vincerlo potrebbe incalanare il finale di stagione in un certo modo.

Facciamo ora, però, qualche passo indietro. Per la prima volta, nella mattinata di ieri, i tifosi rossoneri hanno avuto la possibilità di conoscere e sentir parlare il nuovo proprietario cinese, Yonghong Li, il suo collaboratore David Han Li e il nuovo ad Marco Fassone. Proprio quest’ultimo diventerà il vero e proprio punto di riferimento per tutta la tifoseria ed in generale il mondo rossonero. Sarà lui la figura manageriale di riferimento, sarà lui ad avere i principali contatti con i calciatori e i vari tecnici, sarà lui a gestire i rapporti con le altre squadre. In conferenza è stato lucido, estremamente professionale, deciso, esaustivo e ha risposto in maniera impeccabile alle tantissime domande e curiosità che gli sono state rivolte. Ha detto inoltre cose importantissime, che ogni tifoso rossonero voleva sentirsi dire. Dalla voglia e l’intenzione di confermare i vari Donnarumma, soprattutto, Suso, De Sciglio e Deulofeu, all’ambizione di tornare subito in Champions League, dal mercato di altissimo profilo che si vorrà fare già in estate con l’arrivo di uno o due top player di livello internazionale, alla conferma di Vincenzo Montella.

Al di là delle rassicurazioni sulla bontà dell’investimento e dell’affidabilità della nuova proprietà cinese, le parole di Fassone possono far sognare i tifosi rossoneri. Ma, ci sono davvero le basi per poter sognare? A patto di non pensare allo scudetto già dalla prossima stagione, tutto lascia pensare ad una risposta affermativa. Fassone è persona seria e preparata e, se avrà la possibilità di lavorare senza intoppi e disagi di qualsiasi genere, porterà sicuramente a casa degli ottimi risultati. Poi c’è Massimiliano Mirabelli. L’ex ds dell’Inter svolgerà analogo ruolo nel Milan e già da mesi sta sondando terreni internazionali e non per sfruttare le sue grandi potenzialità da talent scout. I milanisti devono fidarsi di questo duo perché ha tanto entusiasmo, tantissima voglia di fare e l’ambizione giusta. Se saranno confermati anche i capitali che i cinesi vogliono investire per rinforzare la squadra nei prossimi mercati, i soldi non potevano capitare in mani più giuste. Poi, se alle parole seguiranno i fatti, il Milan non ripartirà da zero, ma lo farà dall’ottimo lavoro svolto in questa stagione da Montella. Ripartirà appunto proprio dal Mister, da Donnarumma, da Romagnoli, Calabria e De Sciglio, da Locatelli, Bonaventura, Suso e forse anche da Deulofeu. Beh, un’ossatura su cui costruire una squadra competitiva c’è, quindi tutto lascia presagire che si può tornare anche a sognare.

 

Impostazioni privacy