Fassone, ora si comincia a far sul serio. Priorità ai rinnovi

Sono stati giorni intensissimi quelli che hanno riguardato la nuova proprietà cinese del Milan. L’arrivo a Milano, la firma tanto attesa e sospirata sul passaggio di proprietà nella giornata di giovedì, la conferenza stampa, la nuova assemblea dei soci e la visita alla squadra venerdì. Sabato poi c’è stato il battesimo sul campo e quel mezzogiorno di fuoco che ha visto un finale al cardiopalma, fortunato e inatteso, ma che ha inaugurato al meglio l’arrivo dei nuovi proprietari. Ora, dopo questi due giorni di festa, per la nuova dirigenza arriverà la parte più complicata e se vogliamo anche più difficile. Il lavoro vero per mettere in piedi i tasselli nel costruire un nuovo Milan deve cominciare in fretta e non può attendere oltre. Troppo tempo si è già perso per il closing e, programmare per bene il futuro e nell’immediato la prossima stagione, non sarà facile.

Il duro compito sarà quasi interamente affidato alla sapiente gestione di Marco Fassone. Il nuovo amministratore delegato e direttore tecnico del primo Milan post Berlusconi e Galliani è chiamato a costruire fin da subito una squadra competitiva e a dimostrare a dar seguito alle precise, lucide ed importanti parole pronunciate nella conferenza stampa di presentazione di venerdì mattina. In questo difficile, ma ambizioso compito sarà coadiuvato dal suo braccio destro Massimiliano Mirabelli che si occuperà della parte prettamente tecnica e di scoperta di nuovi talenti. La prima patata bollente da gestire per Fassone saranno i rinnovi di chi del Milan fa già parte, poi si passerà all’innesto di nuovi calciatori. Priorità quindi al mantenimento di una base di partenza che si è costruita già quest’anno, priorità quindi al rinnovo e alla conferma dell’architetto di questo Milan, Vincenzo Montella e a quella dei migliori giocatori che fanno parte di questa rosa e hanno il contratto in scadenza a breve, due tra tutti: Gigio Donnarumma e Suso.

La questione allenatore è molto semplice. Entrambe le parti hanno la voglia di continuare il rapporto produttivo ed efficace cominciato nell’estate scorsa. Al di là della posizione finale in classifica Montella ha svolto un ottimo lavoro e, come confermato da Fassone in conferenza, merita ampiamente la conferma e che il nuovo Milan sia affidato a lui. Ci sarà da costruire un rapporto di fiducia e un’intesa produttiva tra le due parti, così come lo era quella tra l’ex ad, Adriano Galliani e il tecnico rossonero. Non ci dovrebbero essere problemi, ma è bene cominciare a farlo. Poi c’è il caso Donnarumma. La volontà della società è quella di fare del baby fenomeno rossonero il simbolo del Milan che verrà, ma c’è da sedersi al tavolo con il suo procuratore, Mino Raiola e già questo potrebbe rappresentare una complicazione. Dopo tutte le discussioni sul rinnovo, alcune dichiarazioni un po’ ambigue, Donnarumma ha commesso un paio di errori abbastanza clamorosi nelle ultime tre partite e forse sta venendo a mancare un po’ di tranquillità, ma il suo rinnovo dovrà essere il biglietto da visita della nuova società.

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