Ibrahimovic infuriato: “Sono un leone in mezzo a dei micetti. Annata fallimentare, l’ultima volta era successo al Milan”

Zlatan Ibrahimovic non usa mezzi termini. Come sempre è diretto e non ci gira troppo intorno quando c’è qualcosa non va. Infatti, dopo il pareggio contro l’Everton, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di BT Sport: “Quando sei parte di una squadra vuoi sempre fare qualcosa di utile, al momento non ci sono riuscito, sento molta responsabilità e pressione su di me. Non sono riuscito a vincere la partita, solo io. Sono un leone in mezzo a dei micetti“.

L’attaccante svedese parla del suo, possibile, futuro con i Los Angeles Galaxy: “Ho 35 anni, un sacco di cose devono essere risolte. Non è come quando ne avevo 20 e davanti avevo altri 5-10 anni, probabilmente ho davanti uno, due o tre anni. Tutto dipende da quello che si vuole e da quello che il club vuole, dalla visione del club. Ho detto fin dal primo giorno che non sono venuto qui per perdere tempo, sono venuto qui per vincere. Se avessi qualcosa da dire lo avrei già detto, non c’è nulla da dire. Stiamo parlando, non ci sono novità. Vediamo cosa accadrà, non c’è ancora nulla di fatto.

Non dipende da come andrà in campionato o in Europa League – continua Ibra –. Sono venuto qui anche senza Champions e con la squadra per quella che era, una squadra che non era favorita per vincere il titolo. Ma sono venuto ugualmente, per dare una mano, per fare quello di cui sono capace e rendere le cose migliori, portare la squadra e il club più in alto. Ripeto, vediamo cosa succede.

La classifica non mente, siamo dove meritiamo di stare. Non ricordo neanche l’ultima volta in cui sono arrivato secondo. Ero al Milan: era la prima posizione degli ultimi, non mi piace. È stato un fallimento, qualunque cosa dopo il primo posto è un fallimento. Abbiamo altri trofei da giocare, stiamo facendo il meglio che possiamo e vogliamo fare di più“.

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