I tifosi tornano ad amare il Diavolo, ma non le sue bandiere. De Sciglio, Bacca e Montolivo sempre al centro delle contestazioni

I tifosi tornano ad amare il Milan. La stagione comunque positiva dei rossoneri, soprattutto rispetto le aspettative, il gioco leggermente più spumeggiante rispetto a quello delle ultime tre annate e, soprattutto il pareggio acciuffato all’ultimo secondo nel derby contro i cugini interisti hanno riportato il pubblico a San Siro. Infatti, complice poi anche il ponte lungo, domenica pomeriggio allo stadio a sostenere i ragazzi di Montella contro l’Empoli c’erano quasi 40 mila spettatori. Cifra sorprendendo considerando la media nelle partite del pomeriggio contro avversari di media-bassa classifica. Cifra che molto si avvicina a quelle che si registravano in occasione delle gare del Milan targato Ancelotti, per intenderci. Cifra però che non è bastata per vincere contro la squadra toscana che, nonostante il forcing finale dei rossoneri, è riuscita a conservare il vantaggio e ad ottenere tre punti fondamentali per la salvezza proprio alla Scala del Calcio.

Nonostante però questo ritrovato attaccamento dei supporters al Diavolo, ci sono ancora delle cose che il pubblico di fede milanista non digerisce. Più che cose, uomini. Più che uomini, le bandiere. Non è passata inosservata infatti la bordata di fischi che ha ricevuto Mattia De Sciglio, il momentaneo capitano del Milan ora che Montolivo e Abate sono out per infortunio, al momento della sua sostituzione per Ocampos. Terzino rossonero che poi, oltre alla contestazione durante il match, è stato vittima anche di un’aggressione, finita fortunatamente senza conseguenze, nel parcheggio, nel momento in cui stava lasciando lo stadio in compagnia dei suoi genitori. Le prestazioni ampiamente sottotono di quello che era stato definito l’erede di Paolo Maldini delle ultime tre stagioni, ma in particolare delle ultime due partite, hanno esasperato i tifosi che, pure se in maniera esagerata, hanno espresso il loro disappunto, soprattutto dopo che il numero 2 milanista pare abbia strizzato l’occhio alla Juventus, che lo insegue ormai da un anno.

Stessa sorte di Bacca e Montolivo. Non è un segreto infatti che il pubblico rossonero non gradisca più l’attaccante colombiano, quello che dovrebbe essere in poche parole il bomber della squadra. Il numero 70 infatti, dopo aver tenuto a galla il Milan nella scorsa stagione con le sue reti (16 in campionato, 20 stagionali), in questa sta faticando a ritrovare costanza nelle prestazioni, ma soprattutto il gol. I tifosi inoltre gli contestano la presunta inutilità tattica e l’assenza di collaborazione in fase di manovra, cosa che invece pare faccia molto bene Lapadula. E poi Montolivo. Il capitano vero e proprio, eletto proprio dall’ex patron e presidente Silvio Berlusconi, da quando veste la maglia rossonera è divenuto capro ispiatorio dei tifosi, che lo accusano di scarsa personalità e di lentezza. Insomma, i supporters amano ancora il Milan, ma non le sue bandiere. Ma probabilmente a breve saranno accontentati: De Sciglio e Bacca sono probabili partenti e capitan Montolivo, reduce da un lungo infortunio, difficilmente riuscirà a riprendere in pianta stabile un posto all’interno della mediana milanista.

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