Gazzetta: Dieci anni fa, Atene. Inzaghi: “Ringrazio tutti. Porto questa coppa ai miei ragazzi a Venezia”.

Sono passati dieci anni ma il tempo sembra essersi fermato a quella notte di Atene. Chat di gruppo su Whatsapp e serata organizzata. Tutti o quasi presenti; Pirlo, Nesta, Kaka, assenti in quanto impegnati negli Stati Uniti, hanno partecipato in videoconferenza. Molta modernità e tecnologia, a meno di quella Coppa, consegnata ad Ambrosini a Casa Milan e portata nel bagagliaio di un auto da Silvano Ramaccioni, storico team manager rossonero.

Questa, in sintesi, la serata di ieri, che ha permesso alla vecchia guardia milanista di ritrovarsi e di festeggiare il decennale della vittoria della settima Champions League ad Atene, l’ultima della plurivittoriosa storia del Milan. Presente anche Galliani, assenti Ancelotti, che ha salutato tutti via telefono, e Berlusconi, bloccato da altri impegni in serata ma a pranzo con Galliani di giorno. Proprio Galliani si è presentato con la sua cravatta gialla portafortuna: “Non è una qualsiasi, è quella di Atene. E’ l’unica che ho. La regalerò a Inzaghi“, scrive La Gazzetta dello Sport.

Inzaghi fu l’assoluto protagonista di quella serata: “Devo ringraziare tutti, da solo non avrei fatto nulla. E’ una bella sensazione rivivere quella notte magica. Stavo male, forse non meritavo neanche di giocare, ero mezzo stirato. Ora questa coppa me la porto a Venezia e la faccio vedere ai miei ragazzi“. Ambrosini ricorda: “Non è che quel gruppo giocasse un calcio pazzesco, ma eravamo forti tra di noi, avevamo tutti personalità importanti“. Infine Seedorf riassume con una frase significativa: “Siamo stati uomini“.

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