Bologna: bene il reparto avanzato, ma la difesa…

Domenica pomeriggio, a San Siro, il Milan affronterà il Bologna di Roberto Donadoni. I felsinei, che si trovano al quindicesimo posto della classifica e che hanno da tempo raggiunto la quota salvezza, sono una squadra scorbutica e imprevedibile, dispongono di singoli capaci di rendersi pericolosi in ogni circostanza e hanno dimostrato di essere intenzionati a concludere al meglio la stagione. Pur essendo già certi della permanenza in massima serie, gli emiliani, che nell’ultimo turno hanno avuto la meglio sul Pescara, potrebbero quindi fare il possibile per mettere in scena una buona prestazione e dare del filo da torcere ai rossoneri.

Punti di forza: il reparto avanzato.
Il 4-3-3 dei rossoblù, per lo meno sulla carta, esalta le qualità del reparto avanzato. Verdi e Di Francesco, che dovrebbero fungere da esterni d’attacco, sono infatti giocatori tecnici, veloci, bravi negli uno contro uno, abili nel creare superiorità numerica e in grado di ispirare al meglio Mattia Destro, punta pericolosa sotto ogni aspetto e dotata di senso del gol. Il tutto mentre Donsah, centrocampista fisico, resistente e aggressivo, è solito fare il possibile per portare sostanza ed equilibrio in mediana.

Punti deboli: la difesa.
Sulla fascia sinistra, complice anche il fatto che l’ala non sia solita ripiegare, il Bologna potrebbe evidenziare numerosi problemi. Il laterale difensivo mancino, che dovrebbe essere Mbaye, evidenzia infatti gravi problemi in fase di non possesso. L’esterno basso senegalese, quando puntato, viene spesso superato con troppa facilità. Il tutto mentre la coppia centrale, che dovrebbe essere composta da Gastaldello e Helander, presenta lacune relative alla mobilità nello stretto, non è continua nel rendimento e non fornisce stabilità a lungo termine.

Giocatore chiave: Simone Verdi. 
Fantasista rapido e tecnico, dotato di senso del gioco e qualità balistiche, nonché capace di creare superiorità numerica con continuità, il numero 9 del Bologna potrebbe essere il fulcro del gioco dei felsinei. Dalle sue giocate, infatti, potrebbe dipendere l’economia della compagine emiliana.

Impostazioni privacy