SM RELIVE/ Gattuso: “Orgoglioso di essere tornato. Donnarumma? Io rinunciai ai soldi, ma non tutti siamo uguali”

Giornata importante a Casa Milan dove tra poco verrà presentato il nuovo allenatore della Primavera Rino Gattuso. L’ex allenatore di Palermo, Ofi Creta e Pisa succede a Stefano Nava.

LA CONFERENZA IN PILLOLE

Si chiude con un messaggio ai tifosi: “Riempite San Siro e fate gli abbonamenti (ride, ndr). Forza Milan, speriamo che sia una stagione positiva”

Ancora su Donnarumma e Raiola: “Quando arriva il procuratore con un contratto importante specialmente quando sei giovane ti fai prendere, però so che Gianluigi ha una famiglia che lo consiglia bene. Anche io ho avuto tantissime richieste. Io posso solo dire che diventare una bandiera vale più di qualche milione. Tante volte mi hanno chiuso nella sala dei trofei di Via Turati. Ma non siamo tutti uguali. Spero da tifoso che rimanga”

Sui singoli: “Non mi piace fare nomi. Qualcosa di interessante c’è. Bisogna vedere anche i 2000 dell’Under 17. Ma faremo una squadra competitiva. Quest’anno non è andata bene, ma possiamo fare bene. I talenti ci sono”.

Su Donnarumma: “Non c’è nulla da convincere. In questo momento Gianluigi è un giocatore importante. Ha ancora 20 anni di carriera. L’unico consiglio che gli posso dare è quello di provare a diventare una bandiera di questo club”

Sul possibile futuro da allenatore della Prima Squadra: “Non prendo in considerazione questo aspetto. Montella è molto preparato, ha portato dopo tre anni il Milan in Europa. Non è un mio problema. Io sono qua per lavorare e fare il mio percorso”

Sui campioni del Milan: “Non ho avuto la fortuna di giocare con Baresi e Galli. Ma ho giocato con Maldini, Costacurta e Albertini. Bisognava solo guardarli per conoscere l’impegno e il rispetto delle regole. Bisognerebbe tramandare tutto questo”

Sul Montella: “Gli ho parlato, il mio obiettivo è allenare la Primavera. Non sono venuto qui a fare altri discorsi, non sarei neanche pronto ad allenare la Prima Squadra”

Sugli obiettivi: “Quando arrivano dei giovani in Prima Squadra dalla Primavera è un cambiamento completo. Partirò dalle basi, voglio allenare i miei ragazzi cercando di alzare l’asticella. Non vado alla ricerca del risultato a tutti i costi, l’obiettivo è quello di cercare di creare degli atleti”

Sullo staff: “Porterò il mio secondo Riccio, Innocenti e forse il preparato. Per il resto mi adeguerò alla struttura del Milan”

Sulle chiamate degli ex: “Qualcuno mi ha dato dello scemo, qualcuno mi ha fatto i complimenti. Chi mi conosce bene sa che non sono un calcolatore. Mi piacciono le cose che mi danno emozione”.

Primavera passo indietro: “Avevo dieci squadre tra Estero e Italia. La scelta di venire qui è chiara. In passato ho lavorato in condizioni gravi, mettendo a rischio anche il mio staff. Adesso sono in una società nuova e stabile. Per me non è un passo indietro. Qui ci sono delle strutture fantastiche.

Sui tifosi: “Ci sono i trofei, ci sono le foto. Insieme abbiamo fatto la storia. Adesso sono qui per far crescere un prodotto, devo far capire ai ragazzi che giocare a calcio è una cosa seria”

Sul sì al Milan: “Ho visto che Fassone e Mirabelli ci hanno provato a tutti i costi. Mi hanno voluto davvero” 

Sui giovani: “Non è un problema allenare i ragazzi giovani. In questi anni, sopratutto a Pisa, ho fatto giocare tantissimi giovani. Sono cresciuto da questo punto di vista. Sono venuto qui perchè mi sento a casa mia. Adesso devo pensare solo al campo e qui posso farlo. In passato ho dovuto occuparmi anche delle questioni societarie”

Sul sistema di gioco: “Sicuramente i quattro dietro e i tre a centrocampo, poi potremo anche cambiare qualcosa”

Su Montella: “Reputo Vincenzo un allenatore molto forte e preparato. Mi piace come fa giocare le squadre. A livello difensivo le mie squadre hanno sofferto poco, a livello offensivo devo migliorare. Da Vincenzo ho solo da imparare, per me è un orgoglio lavorare con lui”

Sugli aspetti negativi da evitare: “Non voglio vedere la superficialità che ho visto in questi anni in tantissimi giovani. Giocare a calcio è un privilegio. Sono sempre andato alla ricerca della professionalità. Non mi piace gente che cazzeggia”.

Sulla responsabilità di allenare il Milan: “La sento tutti i giorni da quando ho deciso di fare il calciatore. Sono molto contento ma sono un martello pneumatico, stresso tutto. Chi mi conosce sa come lavoro. Voglio far crescere i ragazzi per dare alla società un prodotto finito. L’affetto della gente mi fa piacere”.

Subito Gattuso: “Avevo già parlato con altre squadre, poi è arrivata la chiamata di Mirabelli, sembrava Franco Baresi. Mi ha fatto una marcatura a uomo, è stato molto bravo. Ho speso tanto a livello mentale in questi anni. Se sono qui è merito del dottore e di Mirabelli. Sono molto contento e orgoglioso di essere tornato nella mia casa. Vengo qui con tanto entusiasmo. Tra due anni vedremo che farò. Se sono venuto qui però è per dare qualcosa di importante alla Primavera”

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