La Cina vieta l’uscita, ma Donnarumma punta al top e Raiola è al lavoro. In Casa Milan si attendono offerte

Il diktat arrivato a Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli della Cina è chiaro ed inequivocabile: Gigio Donnarumma non è in vendita. Yonghong Li è rimasto ovviamente sorpreso ed infastidito – come tutti i tifosi rossoneri – dalla decisione del portiere di non rinnovare il contratto, ma è stato altrettanto inamovibile nell’idea di cederlo già questa estate, lasciandolo in panchina tutta la prossima stagione. Succedeva prima che la situazione degenerasse, succede a maggior ragione adesso che la rottura è evidente.

E’ chiaro, tuttavia, che, come evidenzia l’edizione questa mattina in edicola de La Gazzetta dello Sport, prima o poi Mino Raiola tornerà a bussare alla porta di Casa Milan con in mano le offerte raccolte in giro per l’Europa, offerte che al momento il Milan non ha ricevuto in alcun modo. A quel punto, Fassone e Mirabelli saranno chiamati alla difficile scelta se lasciarlo partire subito, incassando qualche decina di milioni di euro, o lasciarlo a zero il prossimo anno.

Del resto, si sa che le squadre interessate a Gigio si contano sulle dita di una mano: in Italia c’è la Juventus, che però non ha intenzione di pagare qualcosa subito ed aspetterebbe il prossimo anno, quando Donnarumma prenderebbe naturalmente il testimone di Buffon. Ma le piste più concrete sono immediate ed estere: in un’ideale griglia di Formula 1, in prima fila ci sono Real Madrid e Paris Saint-Germain, pronte ad affidare sin da subitola loro porta a Gigio, mentre subito dopo viene il Manchester United, che osserva e studia le mosse giuste. La telenovela dell’estate è solo all’inizio…

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