La Repubblica fa chiarezza sulle spese del Milan: ecco perchè i rossoneri hanno fatto questo mercato

La polemica lanciata dal presidente della Roma Pallotta stupito dal mercato del Milan e subito rispedita al mittente dal video di risposta di Fassone che spiegava come la salute economica dei rossoneri fosse più che stabile, ha fatto analizzare in maniera precisa le finanze della nuova proprietà cinese.

E così, dalle pagine de La Repubblica scopriamo come il Milan al momento non ha debiti perchè sono stati azzerati al momento del closing. Ad averne, invece, è la società lussemburghese che controlla il 99.9% del club, che ha ottenuto un prestito da 320 milioni da Elliott. Tra poco più di un anno, Yonghong dovrà restituire i soldi (con tanto di interessi) al fondo americano. L’obiettivo quindi è aumentare i ricavi tramite i risultati sportivi, ossia la qualificazione alla Champions League, in modo da pagare il prestito. Se non dovesse riuscirci il Diavolo finirebbe nelle mani di Elliot che però non avrebbe nessuna intenzione di svalutare o far fallire il Milan, ma anzi la vorrebbe sempre più competitivo per renderlo appetibile a nuovi investitori. Anche sul mercato La Repubblica precisa che per i dieci nuovi acquisti fino a questo momento sono stati spesi complessivamente 240 milioni di euro ma che i cartellini dei giocatori che provenivano dalla Serie A (Kessiè, Bonucci e Biglia) sono pagabili in tre anni, quindi al momento l’esborso reale è di 50 milioni di euro.

 

L’obiettivo è arrivare in Champions e incrementare i ricavi. In caso contrario, Mister Li sarà costretto a cedere le azioni del Milan a Elliott, che avrà interesse a non svalutare la squadra e mantenerla competitiva per attirare acquirenti.

ACQUISTI – Insomma, di sicuro Elliot (così come lo stesso Li) non ha intenzione di far fallire la società. Capitolo acquisti: i dieci nuovi giocatori sono costati complessivamente 240 milioni di euro, ma quelli prelevati da club italiani sono pagabili in tre anni. L’esborso reale, dunque, al momento è di 50 milioni. Ma il mercato non è ancora finito: la spesa è destinata a salire se il grande colpo (il Milan ha stanziato un budget di 70-80 milioni per un super bomber) dovesse arrivare dall’estero, dove si paga subito e senza rateizzazioni.

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