San Siro esaurito per un preliminare di Europa League: è questa la vera vittoria dei cinesi. André Silva va aspettato… comprando un altro centravanti

Laureatosi in Giurisprudenza nel 2015, Giovanni D’Avino è giornalista pubblicista dal 2016. Praticamente nato con la passione per il giornalismo ed il calcio, soprattutto quello a tinte rossonere, nel dicembre 2012 entra a far parte di SpazioMilan.it, per il quale attualmente svolge il ruolo di Coordinatore di redazione. Da qualche anno collabora anche con il settimanale calcistico Corriere del Pallone.

Non c’è granchè da soffermarvisi: l’uscita made in USA con cui ieri James Pallotta ha gettato parecchio fango sulla nuova proprietà del Milan è stata assolutamente fuori luogo. Il presidente della Roma, che non è certamente nella posizione di poter sindacare le disponibilità economiche di altri club di Serie A, ha piuttosto dato l’impressione di chi in qualche modo tema che la sua squadra, obiettivamente indebolita finora dal mercato estivo, possa perdere “la certezza” di un posto in Champions League, che i giallorossi ottengono ininterrottamente dal 2013/2014, guarda caso la stagione in cui è iniziato il “declino” dell’ultimo Milan berlusconiano. Coincidenze? Io non credo…

E’ notizia di venerdì scorso che il Milan sia stato letteralmente costretto ad aprire anche il terzo anello di San Siro per far fronte all’incredibile richiesta di biglietti per il ritorno del preliminare di Europa League contro il Craiova, in programma giovedì prossimo. E’ un qualcosa di straordinario pensare che il Meazza possa – il tre di agosto – accogliere oltre sessantamila persone per un match certamente importante, ma che comunque vede i ragazzi di Montella contrapposti solo a dei poco più che onesti mestieranti rumeni. Tuttavia, a pensarci bene, questo è soltanto l’ennesimo episodio che testimonia il ritrovato entusiasmo dei tifosi del Diavolo, i quali, dopo anni di patimenti, hanno riscoperto la gioia di sostenere i colori rossoneri. I sentori già avvertiti il giorno del raduno – con oltre cinquemila persone assiepati fuori Milanello – sono stati ribaditi con l’accoglienza riservata a Leonardo Bonucci all’esterno di Casa Milan e verranno certamente confermati anche con gli abbonamenti per il prossimo campionato. Al netto di qualsiasi acquisto che c’è stato e che ci potrà essere da qui al 31 agosto, è questa la vittoria più grande della nuova proprietà di Via Aldo Rossi.

E’ inutile negarlo: André Silva non ha sicuramente impressionato al suo esordio con la maglia del Milan. Nei ventotto minuti giocati allo Stadionul Municipal, il centravanti portoghese è parso troppo egoista, più votato alla ricerca della giocata risolutiva individuale (nonostante un’insufficiente condizione fisica dovuta al fatto di essere stato l’ultimo a cominciare la preparazione) che al duetto coi compagni o al tenere alta la squadra nel momento di maggiore spinta del Craiova. Ma guai, anche soltanto per un momento, a bocciare preventivamente l’ex Porto: il ragazzo ha bisogno innanzitutto di ritrovare la forma ottimale e poi di ambientarsi in un calcio, quello italiano, che non potrebbe essere più agli antipodi di quello da cui proviene. Come favorire questo processo? Sembra strano dirlo, ma la soluzione migliore è quella di acquistare al più presto un compagno di reparto già affermato a livello internazionale; gli permetterebbe di integrarsi nei meccanismi tattici di mister Montella con i tempi giusti, senza dover sostenere da subito la pressione di essere il centravanti di riferimento del Milan. E non si tema per il minutaggio: in una stagione (si spera) da tre competizioni, ci sarà spazio per tutti.

Twitter: @Juan__DAv

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