Corriere.it, Ibraimi: “Io, dallo Schalke allo Shkendija. Il Milan un sogno, daremo il massimo”. L’intervista

Besart Ibraimi, trentun’anni da compiere il prossimo 17 dicembre, è uno dei giocatori più importanti dello Shkendija che affronterà il Milan di Montella nel playoff per la qualificazione ai gironi di Europa League. Attaccante dalla media realizzativa molto elevata nella sua squadra di club, con 46 gol in 63 partite della Prva Liga macedone, curiosamente non è mai riuscito a segnare un gol nelle 12 presenza con la Nazionale maggiore. Con 9 reti all’attivo è il capocannoniere di tutti tempi della sua squadra nelle competizioni europee. Ecco la sua intervista rilasciata a corriere.it.

Alla vigilia della partita di andata, quali sono le sue sensazioni rispetto alla sfida contro il Milan? 
“Giocare contro una grande squadra come il Milan dà sempre ottime sensazioni. Il giorno del sorteggio, molti di noi avrebbero voluto come avversaria proprio la squadra rossonera: è come un sogno che si realizza. Siamo davvero felici di avere l’opportunità di giocarci la qualificazione ai gironi proprio contro di loro”.

Lo Shkendija rappresenta la popolazione albanese in Macedonia: che significato ha per lei essere il portabandiera del suo popolo?
“Per me è un grande piacere, oltre che un onore. Lascio le questioni politiche ad altri, perché noi siamo solamente dei calciatori: ma posso dire che io mi sento albanese e sono orgoglioso di esserlo. Oltretutto molti miei compatrioti sono tifosi milanisti e questo darà ancora più sapore al nostro prossimo impegno”.

Il vostro gruppo di tifosi Ballistët è famoso in tutta Europa per il suo calore: quanto sarà determinante il loro sostegno a San Siro e, soprattutto, nel ritorno in Macedonia? 
“Noi li consideriamo davvero il dodicesimo uomo in campo: ci sostengono sempre, in ogni partita dal primo all’ultimo minuto. Contiamo molto sul loro supporto per la partita di Milano e sono sicuro che moltissimi di loro saranno presenti anche a Skopje, dove dovremo disputare il ritorno poiché il nostro impianto, la Ecolog Arena di Tetovo, non è omologato per partite del genere”.

Recentemente Blerim Dzemaili ha manifestato su Twitter il suo supporto allo Shkendija: cosa significa per voi avere il sostegno suo e di Darko Pancev?
“Lo Shkendija rappresenta un simbolo in tutte le terre albanesi e ogni albanese, in qualsiasi parte del mondo, tifa per la nostra squadra. Ovviamente è un piacere e ci rende felici che grandi giocatori e una vera e propria leggenda del calcio macedone come Pancev facciano il tifo per noi”.

Lei ha avuto l’opportunità di conoscere da vicino il grande calcio europeo, giocando nello Schalke 04. Che ricordo ha di quella esperienza? 
“Dentro di me è ancora vivo il ricordo del mio esordio in Bundesliga contro il Friburgo. Quell’esperienza mi ha aiutato molto a crescere come calciatore e come professionista; anche se ho giocato poco in Germania, non ho rimpianti. Ogni cosa che accade nella vita rappresenta il volere di Dio”.

Quali giocatori del Milan teme di più? Che atteggiamento avrete in campo nella partita di andata? 
“Non ho paura di nessun avversario: sicuramente nutro un grande rispetto per loro perché sono tutti grandi calciatori”.

In percentuale, quante possibilità pensate di avere di superare il Milan? 
“Non faccio pronostici: posso solo dire che tutti noi daremo il massimo, ben consapevoli dell’avversario che avremo di fronte”.

fonte: corriere.it

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