Fassone e Mirabelli, l’arrosto si gusta solo in primavera…

Non è certo il caso di esultare per un passaggio del turno più che scontato. Piuttosto rallegriamoci per i quasi 70.000 di San Siro a inizio agosto. E’ un segnale importante, un entusiasmo che non va sprecato e che, mi auguro, non svanisca alle prime fisiologiche difficoltà della stagione. Avevo sei anni ed ero a San Siro in quel Milan-Sampdoria 2-2, quando comparve in Curva Sud lo striscione “Silvio Milano ti ama“. Il popolo milanista, da sempre straordinario, era grato al ricchissimo imprenditore brianzolo che stava per “salvare” il Milan dal fallimento e stava per ricoprirlo di soldi. Nessuno sapeva ancora quello che avrebbe fatto vincere Berlusconi ai milanisti, ma quello striscione era stato esposto per manifestare la gratitudine nei confronti di chi stava mettendo a disposizione le proprie risorse per provare a far vincere la nostra squadra del cuore.

Allo stesso modo mi sarei aspettato giovedì scorso uno striscione con scritto “Grazie Mr Yonghong Li per aver sganciato 220 milioni nel calciomercato“. Invece ho visto eleggere Fassone e Mirabelli migliori acquisti della stagione. E dico: primo la stagione non è ancora iniziata e di solito i milanisti giudicano gli acquisti a maggio dell’anno dopo, non sotto l’ombrellone. Secondo: per ora l’unico che finora ha dimostrato amore per il Milan è chi ha messo i 220 milioni per il mercato più i 720 per comprare il club, quindi Yonghong Li o se preferite la Rossoneri Lux. Terzo: Fassone e Mirabelli hanno speso soldi non loro, ma appunto del proprietario. E il modo in cui li hanno spesi potremo valutarlo solo a fine stagione. Non sto dicendo che li abbiano spesi male, semplicemente dico aspettiamo a valutare. E’ ancora molto molto presto.

Anche se da parte della stampa di settore non è più di moda l’esercizio critico nei confronti della dirigenza rossonera. Anzi, chi si permette di dire: “Ma siamo sicuri che Andrè Silva valga 42 milioni?” oppure “Ma è normale avere questi problemi con le fideiussioni per pagare i giocatori?” è un reietto infedele che deve essere messo a tacere. Incredibile il fatto che questi diktat provengano da giornalisti professionisti che teoricamente dovrebbero salvaguardare lo spirito di critica e obiettività espressamente contenuto nel codice deontologico. E’ invece più normale che questa “crociata” venga portata avanti dai tifosi obnubilati dal fumo negli occhi gettato da questa rutilante estate.

Io, da tifoso, spero di tutto cuore che sotto questo fumo ci sia anche un gustoso arrosto. Ma, da milanista, sono abituato a gustarlo in primavera, non l’estate precedente. Per arrivare all'”arrosto” è fondamentale acquistare il centravanti titolare per questo Milan. E’ il ruolo chiave, il più importante, quello che da troppo tempo ci manca. Secondo me, il primo da ricoprire. Lo ripeto da maggio. Siamo al 5 agosto e al momento il nostro centravanti titolare si chiama Cutrone, ottimo prodotto del vivaio, sicuramente la più bella sorpresa di questa estate. Non vorrei che Montella fosse costretto a rispolverare addirittura Bacca per l’esordio di Crotone. Ho letto le dichiarazioni di Fassone post Craiova e dice: “Per il centravanti non c’è fretta“. Ma come? Non era lui che giustamente a maggio diceva: “Vogliamo dare a Montella la squadra al completo per l’inizio del ritiro“? Non ditemi che arriviamo anche con Fassone al colpo finale nei giorni del Condor…

Speriamo di no e speriamo che sia un centravanti di grande valore. Ma soprattutto speriamo che non ci sia bisogno di fideiussioni per garantirne l’acquisto. Chiudiamo con un piccolo approfondimento su questa questione. Precisiamo che non avrà nessuna conseguenza sulla validità degli acquisti di Bonucci e Biglia. Infatti i problemi di pagamento, da che mondo è mondo, ci sono quando mancano i soldi, non quando mancano le garanzie. In questo caso i soldi non mancano, anzi ce ne sono in abbondanza. Quindi il modo per garantire i pagamenti di Bonucci e Biglia si troverà. Il punto è capire perchè sono sorti questi problemi per Biglia e Bonucci e non per gli altri acquisti. Semplice: Juve e Lazio sono due società italiane, per giunta quotate in borsa, e quindi c’è bisogno di avere la garanzia di pagamento, soprattutto nei casi in cui non si conosce l’origine dei soldi. Quello è il problema del Milan: i soldi ci sono, ma non si sa ancora esattamente da dove arrivano. Di sicuro non arrivano da Fassone e Mirabelli… quindi con una battuta possiamo tener buono lo striscione “Mirabelli e Fassone, i migliori acquisti della stagione“, ma aggiungiamoci in rima: “Mi raccomando la fideiussione…“.

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