Oggi le Far Oer e domenica l’Ungheria: André Silva col Portogallo per conquistare la fiducia del Milan

Tra i diciassette elementi della rosa del Milan che sono partiti per gli impegni con le rispettive Nazionali (record nella storia del club), ce n’è uno più triste degli altri. Lo afferma l’edizione odierna de Il Corriere dello Sport, indicando quell'”uno” in André Silva. Il centravanti acquistato dal Porto per poco meno di 40 milioni di euro è reduce da novanta minuti di panchina contro il Cagliatri all’ultima di campionato, quando Montella gli ha preferito Cutrone (titolare) e Kalinic (subentrato). Volendo allargare il discorso, nelle prime sei partite ufficiali della stagione rossonera, tra campionato ed Europa League, il portoghese è partito titolare solo due volte, all’andata e al ritorno contro lo Shkendija.

Volendosi basare solo su questi numeri, sembrerebbe che al momento André sia il terzo nella gerarchia di Montella riguardo gli attaccanti e di certo il Milan non può permettersi di tenere ai margini il secondo investimento più oneroso del suo mercato estivo. E’ altrettanto vero che le giustificazioni non mancano: ritrovarsi in un calcio completamente diverso, più tattico ed oggettivamente più difficile rispetto a quello portoghese, può creare problemi a tutti, soprattutto ad un ragazzo di 21 anni. Ragazzo che di colpi ne ha eccome, se è vero che ha dimostrato di saperci fare anche in ambito internazionale (12 reti in 21 partite tra Champions League e Nazionale).

Ed è proprio la Nazionale a dargli subito l’occasione di un riscatto: i lusitani Campioni d’Europa scendono in campo oggi contro le isole Far Oer e domenica contro l’Ungheria, due match certamente non proibitivi che potrebbero permettere ad André di ritrovare la via del gol e tornare magari col sorriso a Milanello, dove Montella, da grande ex attaccante, ha già in mente come aiutarlo per superare queste difficoltà. Magari dandogli grande spazio in Europa League, dove le sue caratteristiche sono al momento più congeniali.

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