Gazetta, le pagelle di Milan-Rijeka: rossoneri non convincenti

La partita di ieri tra Milan e Rijeka ha messo in luce pregi e difetti della squadra rossonera. Da apprezzare è, infatti, la facilità con cui gli uomini di Montella, alzando, seppur di poco, i giri del motore, riescano a trovare la via del goal, d’altro canto, iniziano a preoccupare, però, le continue amnesie difensive e i cali di concentrazione, che, in altre occasioni, potrebbero risultare fatali.

I due volti della squadra rossonera emergono palesemente dalla valutazione che la Gazzetta dello Sport ha riservato questa mattina alla prestazione europea degli uomini di Montella. Bene, infatti, il pacchetto offensivo, con André Silva, Borini e Cutrone tra i migliori in campo, con un 7 in pagella. Questi ultimi in particolare sono riusciti a confezionare una rete (peraltro, di pregevole fattura), che vale oro per la loro squadra, ora da sola in testa al girone e scampata a un’imminente figuraccia davanti al proprio pubblico. Non male anche  Musacchio, che, tanto bistrattato da Montella nelle ultime settimane, ha, non solo svolto bene il suo compito dietro, ma anche suggellato la sua prestazione con il tap-in del momentaneo 2-0 (6,5). Senza infamia né lode l’apporto dei vari Abate, Locatelli, Mauri e Calhanoglu, che racimolano un 6 in pagella, al pari del portiere Donnarumma, che, poco impegnato nel corso del match, perde il contrasto con Acosty in occasione del fortunoso 2-1 croato e per poco non riesce a neutralizzare il rigore del 2-2. Continua il periodo no per Bonaventura, la cui presenza sul manto di San Siro a qualcuno dagli spalti è, finanche, sfuggita, e di Kessié, non disastroso come al Ferraris ma col freno a mano tirato (colpa forse della stanchezza?). 5,5 per loro. Da ultimi, i due peggiori in campo (entrambi valutati con un 5 dalla rosea).-Bonucci dimostra di subire troppo il ruolo di uomo-simbolo della squadra e, salvo l’assist (involontario) a Musacchio, commette tanti errori, di cui alcuni molto gravi (vedi il 2-1 del Rijeka). Romagnoli, dal canto suo, dopo una buona gara decide, all’85’, di staccare la spina e, per stanchezza o pigrizia, commette un pasticcio formato XXL sul rigore (generoso) che ha portato al momentaneo 2-2.

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