Di Domenico (ag. Rodríguez): “Ricardo è approdato in rossonero grazie a Mirabelli, l’Italia era nel suo destino”

Gianluca Di Domenico, agente di Ricardo Rodríguez, ai microfoni di Calciomercato.com, ha parlato dell’approdo in rossonero del suo assistito: “Se Ricardo debba essere rigorista anche nel Milan? Montella sa perfettamente chi deve battere i rigori, nel Milan. Io credo che l’importante sia avere tanti specialisti in rosa, è un punto di forza. In competizioni come l’Europa League, può capitare di andare ai rigori e, in questo, i rossoneri possono essere tranquilli di avere grandi possibilità. Kessie, Ricardo, Suso, Bonucci, Calhanoglu, e sto anche dimenticando qualcuno. Non male, direi. Ci sono gerarchie che vanno rispettate, siamo molto contenti così. Ricardo aveva realizzato un rigore anche uno nei quarti di finale di Champions League, qualche anno, fa contro il Real Madrid. Lui spiazza sempre il portiere perché aspetta molto prima di decidere dove tirare. Ha istinto e quella tranquillità che ti porta ad essere freddo nella scelta”. 

Su come si senta al Milan: Ricardo, da quello che mi racconta, al Milan, si sente tranquillo. Lui è molto felice. Insieme ai suoi compagni, nonostante si conoscano da poco, ha già fatto gruppo. Si stimano a vicenda, c’è il giusto equilibrio tra vecchi e nuovi. E’ legato a tutti, ma, per motivi linguistici, passa molto tempo con Calhanoglu. Lo aiuta nelle traduzioni, Hakan vuole imparare presto la lingua italiana. Ricardo è cresciuto in un quartiere molto problematico di Zurigo, che viene chiamato il cerchio 12. Grazie alla famiglia e al suo supporto, Ricardo e i suoi fratelli sono diventati atleti, calciatori professionisti. Francisco gioca nel Lucerna e verrà fuori presto, Roberto è già conosciuto, perché ha giocato a Novara. Sono persone molto educate, che hanno forti valori morali e sono legati l’uno con l’altro”. 

Sulla scelta della maglia numero 68: “Tutti e tre i fratelli hanno scelto questo numero di maglia, che rappresenta l’anno di nascita della madre“.

Sul fatto che, nei mesi scorsi, fosse seguito da numerose squadre:Sì, posso confermare che era seguito da tante squadre italiane. Fassone e Mirabelli sono stati molto bravi, hanno dimostrato, questa estate, di avere grandi competenze. Loro ti fanno capire fin dal primo minuto che ti vogliono prendere, hanno un modo di portare avanti le trattative che ci ha sorpreso. Mirabelli è un intenditore di calcio, ha saputo descrivere Ricardo dalla A alla Z, analizzando i suoi pregi e quegli aspetti in cui deve migliorare. Fassone, invece, ha una comunicazione efficace, convincente. Le dico di più: sono convinto che riuscirebbero a prendere un giocatore anche senza avere tanti soldi come budget”.

Sul suo rapporto con la città di Milano:Il mio assistito ha un rapporto strettissimo con la città di Milano. Quando giocava nelle Zurigo, da giovanissimo, prendeva la macchina per andare a vedere il Duomo e corso Vittorio Emanuele. Lo ha fatto spesso anche negli anni dopo al Wolfsburg. L’Italia era nel suo destino”.

Sugli obiettivi di Ricardo Rodriguez e del Milan:Io sono convinto che Ricardo sia già un top, tra i difensori mancini, in Europa. Il Milan è la squadra giusta per raggiungere un livello ancora più alto. Per quanto riguarda le ambizioni dei rossoneri, va detto che non è mai cosi facile e rapido far diventare squadra un gruppo che ha visto ben undici giocatori nuovi. Gli va dato il tempo, in Italia, ci sono squadre come Roma, Juventus, Napoli, in grado di competere anche in Europa. I segnali, però, si vedono già, hanno una grande fame. Cercano di essere aggressivi sempre, mantengono il possesso palla e non smettono mai di attaccare. Credo che, con questo Milan, il campionato italiano stia tornando a essere il migliore”.

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