230 milioni di motivi per volere (almeno) un punto in più

Soldi, tanti soldi. Quelli spesi da Fassone e Mirabelli in estate, per consegnare a Montella una rosa degna del nome del Milan. Per l’esattezza, parlando di cifre, 230 milioni. Un numero che, nel movimento calcistico italiano, rappresenta un autentica rarità, se non un eccezione. Ma che, al momento, non sta dando i frutti sperati.

Confronti

Nonostante, infatti, i tantissimi nuovi acquisti, da Bonucci a Biglia, passando per Kessié e André Silva, il Diavolo non ha avuto un avvio di campionato felice, collezionando 4 vittorie e tre sconfitte nelle prime sette uscite di campionato. Un dato clamorosamente inferiore a quello dello scorso anno quando, in sette gare, i rossoneri avevano ottenuto un punto in più, subendo la stessa quantità di reti e segnandone due in più.

Una statistica, comunque, giustificabile se si pensa alle difficoltà dell’amalgamare un gruppo rifondato ma che va convertita nel minor tempo possibile. Perchè ci sono ben duecentotrenta milioni di motivi per volere, ragionevolmente, almeno un punticino in più.

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