Milan, le due punte non sono necessità. Sono un obbligo

Si è molto discusso, in questi primi due mesi di stagione, dei moduli adottati da Vincenzo Montella. Passato dal 4-3-3 adottato nella prima stagione rossonera al 3-5-2 attuale che però non ha sortito gli effetti sperati. Un sistema di gioco che, però, prevederebbe due vere prime punte -cioè due fra Kalinic, Silva e Cutrone– ma che invece ha spesso visto agire Suso, che punta non è, sulla linea degli attaccanti puri.

Poco pungente

Un errore costato carissimo al tecnico milanista, specie nel primo tempo del derby, nel quale è risultata evidente la poca forza d’urto del reparto offensivo rossonero. Con l’ingresso di Cutrone, contro i nerazzurri, si è certamente visto un cambio d’atteggiamento, oltre che un sensibile miglioramento della qualità del gioco.

Ricomincio da due

Stasera, contro l’AEK Atene, verrà riproposta la coppia d’attacco vista nella seconda parte della stracittadina di domenica. Con l’impressione vera che le due punte non possano più essere una necessità. Ma, bensì, un obbligo per una squadra che punta a vincere le partite, nella speranza di ritornare in Champions League.

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