Ecco Borini l’immortale: come spazzare via lo scetticismo generale e diventare insostituibile

Tra i nuovo acquisti arrivati in estate, Fabio Borini, dopo solo Antonio Donnarumma, è stato forse quello che ha entusiasmato di meno i tifosi. Pupillo di Mirabelli dai tempi del Sunderland, grande combattente, un attaccante di lotta e di governo ma che ha sempre visto poco la porta.

Il suo passato fugace alla Roma non imponeva ricordi felici e l’indifferenza rossonera è proseguita anche durante le prime gare stagionali. Buona alternativa e  nulla più, un bel profilo per aumentare la qualità della panchina ma non un talento capace di infiammare la folla. Questo il pensiero più o meno condiviso dal popolo del Diavolo. Ma si sa, lo sport è fatto anche per smentire gli scettici e invertire le previsioni. E quindi, seguendo il suo mantra di un lavoro costante e instancabile e complice anche l’infortunio di Conti, Borini si è reinventato esterno ed è diventato un punto fermo di questo Milan. Montella, e qui bisogna riconoscerne l’intuizione, lo ha indietreggiato sulla linea dei centrocampisti, gli ha affidato la fascia destra e la sua corsa è diventata sempre più preziosa per gli equilibri milanisti. Sono cambiati i moduli, le difficoltà sono aumentate ma una delle certezze di questo nuovo Milan è sempre stato l’11. Destra o sinistra poco cambia, per impegno, voglia e abnegazione è di gran lunga il migliore di questo scorcio di stagione: i suoi due polmoni che sembrano almeno quattro, la voglia di arrivare sommate anche a preziosismi tecnici come gli assist per Cutrone contro il Rijeka e per Suso nell’ultima trasferta di Sassuolo, ne hanno fatto un unicum della rosa.

Esulta mimando il coltello tra i denti, i novanta minuti rappresentano la sua battaglia personale, per dimostrare che può starci eccome in una grande e per smentire le parole del suo ex tecnico Di Canio, che lo aveva definito un buon giocatore per una squadra che deve salvarsi. E’ il simbolo di questo Milan che voleva tornare padrone ma che sta faticando più del previsto. Fabio l’immortale però ha le spalle larghe, e ora che si è preso il Milan, non ha nessuna intenzione di lasciarselo scappare.

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