Montella affida il suo destino a Suso e Kalinic. Contro il Sassuolo vietato sbagliare

Il Milan a Reggio Emilia per rialzare la testa, Montella per salvare il suo futuro. Il tecnico rossonero dovrebbe affidarsi ancora una volta a Bonucci, Suso e Kalinic, i giocatori ai quali ha legato il proprio destino e che dovrebbero trascinare il ‘Diavolo’ al successo contro il Sassuolo. Il momento è particolarmente delicato e, come dichiarato dalla società nelle ultime settimane, ora servono i risultati, perché il Milan non può essere tagliato fuori dalla corsa Champions League già a novembre. Il gioco, tanto esaltato da Montella, non basta più. Occorre risalire il prima possibile e trovare una manovra fluida, all’interno della quale ciascuno sappia cosa fare, e non improvvisare come spesso è accaduto in questa prima parte di stagione. Come riporta l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, il Milan stasera dovrebbe scendere in campo con il 3-4-2-1, anche se ci saranno diverse variazioni di interpreti rispetto alle ultime giornate.

Montella, nella conferenza pre Sassuolo, ha ribadito alcune sue priorità. Kalinic è l’attaccante titolare di questo Milan, Suso è il trascinatore. Anche se il rapporto con quest’ultimo sembrava essersi incrinato. Il cambio tattico aveva portato il portoghese a giocare come seconda punta, di spalle alla porta e i risultati sono stati assolutamente insufficienti. Lo stesso Jesus avevo dichiarato le proprie difficoltà nell’adattarsi al nuovo sistema di gioco. Poi Montella ha deciso di riportarlo esterno destra e il Milan è iniziato ad essere sempre più pericoloso. Contro il Chievo Suso si è vinto una partita da solo, entrando in tutti i gol dei rossoneri nel 4-1 di Verona. Anche le manifestazioni d’affetto tra i due non sono mancate. In nazionale Jesus ha dichiarato: “Se sono qui, lo devo al Milan e a Montella“. Il tecnico, in una delle ultime interviste rilasciate, ha detto: “Non ho mai allenato un giocatore di 23 anni forte come Suso“.

Tra Montella e Kalinic il grande rapporto risale dai tempi della Fiorentina. Contro il Genoa si è attribuito fischi che probabilmente erano rivolti a Nikola e in estate, in sede di calciomercato, si è speso pubblicamente per lui: “Kalinic è un giocatore molto funzionale alle nostre idee tattiche e, soprattutto, è altruista. Forse non è un grandissimo bomber, ma nell’ultima stagione ha segnato 20 gol. Sarebbe senz’altro un giocatore gradito, così come ce ne sono altri “. In privato si dice sia andato anche oltre. Trapela, infatti, che l’Aeroplanino abbia preferito NK7 a PEA7, dove le iniziali stanno per Pierre-Emerick Aubameyang. Più realisticamente, Montella ha sempre fatto sapere che, se fosse stato impossibile arrivare ad un attaccante top, il suo voto sarebbe ricaduto sul croato. I risultati, ad oggi, sono impietosi e decisamente al di sotto delle aspettative. Tra Suso e Kalinic sembra esserci poca intesa, in due hanno totalizzato 7 gol e 16 tiri nello specchio. Basti pensare che Immobile, da solo, ha realizzato 14 reti e 27 tiri nello specchio. Servirà altro dai due, chiamati a risollevare il Milan e salvare la panchina di Montella.

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