Punto tattico: linea difensiva troppo statica. Borini terzino mossa azzardata

Sul reparto difensivo     Qualche nota positiva in casa Milan nel match contro il Napoli c’è stata. Però, ancora una volta il Diavolo esce battuto da uno scontro diretta contro una grande del campionato italiano. Si rivede qualche problema nella fase difensiva, troppo statica e disunita al San Paolo. Romagnoli commette l’errore che porta al gol di Insigne. Non legge preventivamente la verticalizzazione di Jorginho e non sale con i compagni di reparto. Musacchio spesso è istintivo, si stacca dalla zona di sua competenza per accorciare sui centrocampisti del Napoli e provare l’anticipo. Quando viene saltato lascia il Milan in inferiorità numerica sulla corsia di destra. Da un suo anticipo non riuscito nasce la rete del 2-0 firmata Zielinski. Montolivo è costretto a chiudere lateralmente lasciando libero lo spazio centrale che viene attaccato dal polacco. In quell’occasione Bonucci poteva seguire l’inserimento, invece resta fermo guardando il pallone e dimenticandosi gli avversari. Sempre su quella fascia Borini fa fatica per l’intera partita. Sempre preso alle spalle da Insigne, soffre sia dal punto di vista tecnico che tattico. Mossa azzardata di Montella che avrebbe potuto schierare Abate per dare maggior compattezza al reparto difensivo. Meccanismi che devono ancora essere perfezionati perché sembrava, nelle ultime settimane, che la difesa rossonera avesse trovato i giusti sincronismi.

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