Punto tattico: il Milan non è squadra corta, ancora troppa distanza tra i reparti

Analisi tattica    Il Milan di Reggio Emilia contro il Sassuolo ha mostrato diversi spunti positivi. Suso con il nuovo sistema di gioco è tornato decisivo come nella passata stagione, Borini conferma le ottime prestazioni iniziali, la linea difensiva comincia a muoversi di reparto con Bonucci che sembra essere tornato leader, il centrocampo con Montolivo e Kessié dà maggiori garanzie, soprattutto in fase di non possesso e di copertura. Anche se, rinunciare a un giocatore come Biglia in mezzo al campo è davvero molto difficile. Però qualche problema ancora c’è, e questo è innegabile. Quando affronti squadro di maggior tasso tecnico del Sassuolo, si fa fatica ad ogni minimo errore. Quindi prossimo compito di Montella sarà quello di limare le pecche che il Milan presenta da inizio stagione. Di sicuro c’è ancora troppa distanza tra i reparti. Il Milan non è ancora una squadra corta, capace di attaccare e difendere in pochi metri. Sia in fase di costruzione che di non possesso si vede un squadra lunga, a tutto campo. Con Montolivo in mezzo che fa da collante qualche miglioramento si è intravisto, ma c’è ancora tanto la lavorare. I gol subito dal Milan nei big match nascono tutti da buchi, centrali o laterali perché i ragazzi di Montella si ritrovano spesso in inferiorità numerica e sono costretti a rincorrere. Naturalmente, la distanza tra i reparti esclude chiusure preventive e questo non può accadere contro le grandi squadre che, grazie alla grande qualità dei singoli, attaccano gli spazi a campo aperto. Il ritorno di Bonaventura sotto questo aspetto sarà fondamentale in vista della trasferta al San Paolo contro il Napoli.

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