Siamo sicuri che sia Kalinic il male di questo Milan?

Ieri ci si aspettava tanto dal Milan, chiamato a vincere per avvicinarsi alle posizione più alte della classifica. Ancora una volta, però, questo non è accaduto perché i rossoneri non sono andati oltre un misero 0-0 contro il Torino. Al termine del match tutto San Siro ha fischiato la squadra, ma il giocatore maggiormente bersagliato dai tifosi è stato, indubbiamente, Nikola Kalinic. In effetti, non si può dire che ieri il Milan non abbia creato. A detta di tutti, il portiere granata Salvatore Sirigu è stato il migliore del match. Cosa ha trasformato Kalinic da uomo squadra della Fiorentina a uomo a uomo zavorra del Milan è un mistero di non facile soluzione. E’ anche doveroso ricordare che con Montella nessun attaccante ha mai realizzato troppe reti in una singola stagione, ma da qui a sbagliare i gol che ieri ha fallito il croato, ce ne passa. Tuttavia, non può assolutamente essere lui a causare tutti i mali rossoneri.

In casa, il Milan non segna in campionato addirittura dal 20 settembre, in occasione di Milan-Spal. Quel giorno, a San Siro, la gara terminò con il risultato di 2-0 a favore dei rossoneri e seguì la vittoria contro l’Udinese, in cui fu protagonista assoluto proprio Kalinic. Ma si è trattato di due lampi nel buio. Poi zero gol contro Roma (0-2), Genoa (0-0), Juventus (0-2) e, appunto, Torino (0-0). Il popolo milanista ha trovato nel croato il responsabile principe di questa ennesima partita senza vittoria e senza reti. Come sottolinea l’edizione odierna di Tuttosport, accusare e credere che senza il croato il Milan sarebbe riuscito a segnare e vincere le gare è pura follia. Il diavolo, se è vero che ieri ha creato diverse occasioni, non è mai sembrata una squadra così spumeggiante, schiacciasassi, in grado di chiudere i match con estrema semplicità. In una stagione, al momento, così negativa ognuno ha le sue responsabilità.

In tarda serata Nikola Kalinic ha postato sui social un messaggio di scuse, per non far pensare ad una rottura definitiva con l’ambiente rossonero. Non si può ritenere il croato artefice di questo momento, e questo lo dimostrano i giudizi dati ai singoli giocatori. A parte la difesa, nel suo complesso, e un rinato Montolivo, si fa fatica a trovare un giocatore sufficiente. Ecco perché se i fischi sono finiti soprattutto su Kalinic, è anche l’operato di Montella a finire nuovamente sul banco degli imputati.

 

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